Cambio della guardia al vertice della Squadra Mobile di Trento
Il vicequestore Tommaso Niglio rileva il comando dal vicequestore Salvatore Ascione, che va a dirigere il Commissariato di Riva del Garda

Tommaso Niglio, il questore Giuseppe Garramone e Salvatore Ascione.
Si è presentato stamattina alla stampa il nuovo dirigente della Squadra Mobile di Trento, dott. Tommaso Niglio, che rileva il comando dal vicequestore Salvatore Ascione che assume il comando del Commissariato di Riva del Garda.
Niglio, 46 anni, ha cominciato la carriera nel 1994 nei gruppi sportivi Fiamme Oro di rugby.
Completati gli studi, ha vinto il concorso nel 2003 per entrare in Polizia.
Ha svolto una grande quantità di incarichi nelle città del Mezzogiorno, cominciando dalle volanti di Bari, per poi proseguire nel servizio di Polizia Postale, per poi entrare nella Squadra Mobile di Roma.
Poi è stato chiamato a dirigere le Squadre Mobili di Terni, Latina, Salerno e L’Aquila.
Prima di approdare a Trento ha frequentato il corso di Alta Formazione della Polizia di Stato.
Nell’incontro con la stampa si è dimostrato aperto e solare, rispondendo puntualmente alle battute dei giornalisti, comprese quelle che annunciavano l’indagine sulle possibili infiltrazioni mafiose in Trentino.
Nelle città dove ha operato, infatti, le organizzazioni mafiose erano ben consolidate nella società civile.
Dopo aver frequentato solo città del centro e sud d’Italia, Niglio si è dichiarato lieto di essere arrivato in una città del nord.
Ha commentato che Trento è una città fredda, «ma i trentini sono caldi».
Ovviamente Trento è una città molto calda d’estate e i trentini non sono così aperti come li ritiene il nuovo dirigente della Mobile. Ma questo dimostra la volontà del nuovo ospite a introdursi nel nostro tessuto civile.