Nell'ambito del Trentodoc Festival 2023

Ci siamo anche noi: Pinot bianco e Meunier, il tocco di classe


Nelle foto: Maurizio Dante FILIPPI, Valentino TESI, pubblico in sala Luogo a Palazzo Bortolazzi
 
Una ricchezza di metafore e paragoni, anche arditi, hanno permesso di scoprire con parallelismi tecnici e non due varietà poco conosciute come il Pinot bianco e il Meunier.
Uno scambio di vedute tra due esperti sommelier, Valentino Tesi e Maurizio Dante Filippi, rispettivamente miglior sommelier d’Italia – premio Trentodoc nel 2016 e nel 2019, che si sono prodigati per spiegare ed illustrare i vini prodotti con queste particolari varietà di uva.
Una degustazione che è stata una vera e propria scoperta per i partecipanti. Varietà diverse ma dalle alte potenzialità per i territori del Trentino e per il Trentodoc, hanno raccontato in chiusura i due conduttori.
5 Trentodoc in degustazione hanno accompagnato il percorso di scoperta.
 

 
 Trentodoc Festival  
L’evento «Ci siamo anche noi: Pinot bianco e Meunier» organizzato all’interno del Trentodoc Festival inizia con i due sommelier Valentino Tesi e Maurizio Dante Filippi, rispettivamente miglior sommelier d’Italia – premio Trentodoc nel 2016 e nel 2019, che evidenziano come sia complesso raccontare le espressioni di vini che vedono vinificate varietà particolari come il Pinot bianco e il Meunier.  
«Quando si parla di questi vitigni – sottolineano i due esperti – si parla di varietà contemplate nei più grandi disciplinari di produzione di spumante nel mondo, come anche in quello del Trentodoc.
«Non si tratta certo del più conosciuto Chardonnay, che si caratterizza per un adattamento ed una espressione legata fortemente al territorio, o il Pinot nero che è un vitigno completamente diverso.»
 
In Trentino queste varietà sono coltivate in piccoli areali, se non piccolissimi, infatti il Pinot bianco è coltivato su 75 ettari, circa lo 0,7% della superficie vitata, e per il Meunier si registrano 15 ettari in Trentino.
«Si tratta di due vitigni con caratteristiche uniche. Bisogna capirne le essenzialità» – sottolineano Filippi e Tesi.
Il Meunier si caratterizza per essere una varietà considerata robusta, con un germogliamento tardivo e una raccolta precoce, caratteristiche che gli fanno evitare le gelate primaverili e i primi freddi autunnali, proprio per questo si adatta al meglio ai territori montani e nelle aree difficili, dove l’umidità è importante. É spesso inserito nei disciplinari di produzione dei vini spumanti.
 
Viste le caratteristiche ottimali non è esclusa una sua crescita in termini di superficie anche in Trentino.
Il Pinot bianco è una varietà molto delicata. Un’uva che deve essere perfetta in campo per ottenere vini ottimi.
La degustazione dei cinque Trentodoc si è susseguita tra una scoperta e l’altra con il pubblico entusiasta per i vini e le sensazioni vissute dalla vista, dal naso e dalla bocca. Il sommelier Filippi ha evidenziato come i vini proposti si siano rilevati veramente ottimali.
Trentodoc Festival è promosso dalla Provincia autonoma di Trento e organizzato da Istituto Trento Doc e Trentino Marketing, in collaborazione con il Corriere della Sera.