Anteprima del primo libro di Lilli Anibaldi
Il libro raccoglie 43 liriche in dialetto trentino dell’esordiente Lilli
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A Villa S. Ignazio, sulla collina delle Laste a Trento, è stato presentato in anteprima il primo libro di Lilli Anibaldi, La scatola d’arzent. Il libro che raccoglie 43 liriche in dialetto trentino dell’esordiente Lilli è stato presentato in dialogo con l’autrice e l’illustratrice Anita Anibaldi, (sorella di Lilli), da Renzo Francescotti autore di notorietà nazionale, con al suo attivo oltre cinquanta libri di saggistica, narrativa e poesia, quattro dei quali tradotti all’estero. Il libro di cui Francescotti è curatore è prefatore è in corso di stampa, e si è deciso di parlarne in anteprima.
Lilli Anibaldi si è iscritta lo scorso anno al 24° corso di poesia tenuto da Francescotti a Villa S. Ignazio, nella scia di sua sorella Anita. E lì ha scoperto la sua vocazione poetica, raccogliendo le 43 poesie in dialetto de La scatola d’arzent, scritte in poco più di un anno. Figura centrale della raccolta è la nonna Angela (nome nomen) invalida a letto per 18 anni, l’unica della famiglia (in cui vive anche il nonno Augusto) che parla sempre in dialetto con la nipotina.
La figura della nonna, il tema dell’infanzia, i ricordi di una famiglia che vive ancora in modo patriarcale, la Trento che a un certo punto muta in modo rapidissimo sono la materia trasfigurata in versi di straordinaria originalità, che sorprendono in un’opera prima. Quando questo libro apparirà nelle librerie o sul web sarà un’autentica rivelazione, ha concluso Francescotti.