Esposizione a Trento di Gloria Prada – Di Daniela Larentis
«I colori sono esplosioni di emozioni» è il titolo della mostra dell’artista trentina, allestita presso il Palazzo della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol
Gloria Prada, Notte, 2024.
«I colori sono esplosioni di emozioni» è il titolo della mostra personale di Gloria Prada attualmente in corso a Trento, allestita presso il Palazzo della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol (periodo della mostra: 1/07/24-21/07/24).
Gloria Prada conta al suo attivo una laurea in architettura conseguita presso l’Università Iuav di Venezia, vive e opera a Trento.
Architetto di formazione, ha trascorso gran parte della sua carriera cercando di appassionare giovani studenti di istituti superiori al disegno tecnico, geometrico e architettonico.
Tuttavia, come lei stessa racconta, nulla riesce a suscitarle emozione quanto il colore nel disegno astratto.
Nel tempo, la sua pittura è diventata sempre più astratta, pur mantenendo un legame con il figurativo.
Nella realizzazione delle sue opere utilizza la tecnica della pittura ad acrilico, traendo ispirazione da una varietà di soggetti e dipingendo con assoluta libertà animali, elementi naturali e paesaggi urbani.
In mostra sono esposti i lavori più recenti, realizzati dopo il 2020.
La nostra attenzione viene catturata da alcune opere; i toni blu del quadro «Notte» suggeriscono una profondità che invita l'osservatore a immergersi in un viaggio tra le ombre e le luci della notte, dove ogni riflesso sussurra storie antiche e misteriose.
A guardarlo bene, «Notte» è impercettibilmente diviso in due parti: sulla destra sono ritratti palazzi più antichi, mentre sulla sinistra compaiono edifici più recenti.
Questa divisione ideale riflette la dualità del dipinto, che ritrae una città immaginaria, non reale, in cui coesistono il passato e il presente, con le antiche memorie che si intrecciano con le sfide quotidiane dell'epoca contemporanea, creando un'atmosfera sospesa.
Gloria Prada.
Inoltre, «Notte» è un dipinto evocativo che sembra rinviare a una delle città descritte da Italo Calvino ne «Le città invisibili», Zaira.
Zaira è descritta come una città intricata, dove ogni edificio, strada e dettaglio sono intrisi di significati e memorie che si riflettono l'uno nell'altro come in un gioco di specchi, una città, scrive Calvino, fatta «di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato».
In questo senso, l’opera si collega al mondo della letteratura, suggerendo una realtà urbana che, come la città di Calvino, intreccia passato e presente.
La città immaginaria del dipinto, con la sua coesistenza di edifici storici e contemporanei, richiama la riflessione sul tempo e la memoria tipica delle descrizioni letterarie, trasformando la tela in uno spazio narrativo che stimola l'immaginazione e la contemplazione.
Un altro interessante quadro, sempre appartenente alla produzione recente e caratterizzato da toni verdi, è «Bosco interiore».
Quest'opera, con le sue cromie che evocano una foresta lussureggiante e misteriosa, può richiamare un'altra delle città descritte da Italo Calvino: la città di Armilla.
Armilla è descritta come una città particolare, priva di muri, soffitti e pavimenti, composta solo di tubi e strutture idrauliche, come se fosse un'immensa rete idrica sospesa nell'aria.
La città appare quasi invisibile, con le sole tubature che si snodano attraverso lo spazio come rami di un albero o radici che cercano di abbracciare il vuoto.
Gloria Prada, Bosco interiore, 2022.
I verdi intensi del quadro «Bosco interiore» sembrano richiamare l'idea di una natura nascosta e intricata, di vita e mistero, di natura e architettura che si fondono in un'unica visione poetica.
È un’opera che si presta a più letture: il verde richiama una foresta che rappresenta il subconscio, un intricato labirinto di emozioni, ricordi e desideri nascosti.
I rami e le radici che si estendono in ogni direzione simboleggiano i legami profondi e spesso invisibili che intrecciano la nostra psiche. L'opera, dando vita a un paesaggio emotivo che è allo stesso tempo familiare e misterioso, invita l'osservatore a esplorare il proprio «bosco interiore», affrontando le proprie paure alla scoperta della bellezza che si cela in ognuno di noi.
Oltre ad essere un'artista, Gloria Prada è anche un'insegnante appassionata.
Alla domanda «Che consiglio si sentirebbe di dare ai ragazzi desiderosi di intraprendere una carriera artistica?», risponde: «È importante fare cose che piacciono, il mio consiglio è di seguire le proprie inclinazioni.»
Un invito a perseguire con passione i propri sogni.
Daniela Larentis – [email protected]