Giovani e creatività d’impresa: Dalla Puglia le storie di chi punta a una nuova crescita

Oggi a Bari l'anteprima del Festival dell'Economia, con un minuto di raccoglimento per l'attentato di Brindisi

L’anteprima del Festival dell'Economia, a Bari, è iniziata questa mattina con un minuto di raccoglimento, proposto dal presidente della Fiera del Levante Gianfranco Viesti, per la tragedia che ha colpito Brindisi, dove un barbaro attentato ha seminato morte e dolore davanti ad una scuola.
Una notizia che ha logicamente scosso i convenuti e ha gettato una luce particolare sui lavori, a partire dal fatto che di giovani si parlava e giovani sono stati bersaglio del criminale gesto.
 
L'incontro dedicato appunto a «Giovani, creatività e impresa» si è svolto a The Hub Bari - Padiglione 129 - Fiera del Levante. Un luogo che sembra auspicio di un tempo nuovo per lo sviluppo e che ben si accompagna al tema scelto per il confronto, «Che cosa possiamo imparare dalle esperienze».
 
A raccontare la storia di come nasce The Hub Bari, Giusi Ottonelli, una giovane imprenditrice che insieme ad altri sette suoi coetanei con The Hub sta scommettendo sul futuro. Intensa la mattinata con il racconto di 13 esperienze di imprenditoria pugliese (e non).
Molte le esperienze regionali, con sede a Bari, Monopoli, Lecce, Ugento, ma altre fanno impresa in altre zone del sud: Polistena, Potenza, ma anche Trento e Prato.
 
Le conclusioni dell'incontro sono state affidate a Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD, che ha evidenziato come «chi gestisce le politiche deve farsi carico di assumersi le responsabilità, la storia dello sviluppo del sud è una storia di modelli senza responsabilità» e a Gianfranco Viesti (anche economista) che ha sottolineato come «non si debba demonizzare le politiche per lo sviluppo, in qualche modo fallite quanto invece riflettere molto, fornire più opportunità agli imprenditori per accedere, per esempio, al credito delle imprese».
«Dobbiamo creare opportunità di rete, di relazioni, – ha precisato – evitare che gli imprenditori siano soli. Possiamo mettere in campo strumenti più flessibili.»
 
Insieme a Ottonelli, ad aprire i lavori anche Paolo D'Addabbo di A.R.T.I (agenzia regionale).
«Oggi dimostreremo come nel sud ci siano risorse infinite e una voglia di innovare incredibile. Da qui nasce una verifica. Questo territorio che ha sofferto tanto, ora ha la capacità di mettersi in gioco.»
 
Ha poi preso la parola il giovane assessore alle politiche educative e giovanili Paolo Rosito del Comune di Bari convenuto in Fiera in rappresentanza del sindaco Emiliano.
Ringraziando la Provincia autonoma di Trento e gli organizzatori del Festival per questa bella opportunità di approfondimento, ha messo in evidenza come sia difficile e allo stesso tempo una grande sfida e opportunità in un momento come questo, costruire quel «cantiere diverso per un futuro del nostro continente che non abbia più paura».
 
È poi intervenuto Annibale D’Elia dei «Bollenti spiriti» (giovani imprenditori), che ha parlato così.
«Le teorie che presentiamo oggi sono varie e credo sia molto importante raccontare i successi e anche le fatiche. Queste storie nascono da alleanze positive, di persone che hanno aiutate altre persone giovani e non, come l’esperienza di The Hub Bari che nasce da una convergenza fra persone e istituzioni. In questo territorio spesso, invece, hanno trionfato alle alleanze negative. Finalmente, si sta tessendo una trama di persone giovani e meno giovani che, finalmente, si stanno passando la palla per uscire da una situazione dalla quale non abbiamo altra via di uscita.»
 
D’Elia si è poi collegato via skype con San Francisco da dove Francesca Cavalli ha raccontato l’esperienza a San Francisco, nata per colmare un gap dovuto al fatto di aver studiato tanto in Italia e poi non poter lavorare.
«Abbiamo scommesso sul fatto che potessimo raccontare una cultura (quella della nostro Paese) attraverso il Festival internazionale di immaginazione sostenibile (teatro, musica, danza).
«Volevamo fare un progetto che avesse una dignità, abbiamo applicato i principi del design all’immaginazione. Abbiamo avuto il tutto esaurito, tutte le serate. La sfida che stiamo affrontando è una questione di vita o di morte e quindi non possiamo permetterci di non confrontarci.»
E nel parlare di vita e di morte - avendo saputo praticamente in diretta dell'attentato di Brindisi - le sono venute le lacrime agli occhi.
 
Una delle storie imprenditoriale raccontate è quella di un’attività di radiotracciati che aiutano a monitorare la difficile condizione dei malati di Alzheimer e aiutano la diagnosi precoce e lo screening per la prevenzione verso questa terribile patologiae. Fra le altre utilità c’è anche quella della ricerca del medicinale adatto.
Prima di costituire il Biofordug di Bari, Nicola Colabufo ha raccontato di come «ci siamo misurati con l’organizzazione d’impresa vincendo anche un premio per la capacità di internazionalizzazione. La nostra attività ha permesso di generare lavoro e siamo riusciti a trattenere i cervelli».
 
Luciano Belviso di Blackshape di Monopoli ha raccontato la storia dell’azienda aereonautica per l’addestramento classico e per il volo sportivo.
«È nata da un primo finanziamento pubblico. In questo momento stiamo consegnato aereoplani in 18 Paesi. Prendendo spunto dalla situazione economica in cui ci troviamo e dalle brutte notizie ci tengo a dire che il modello imprenditoriale non è soltanto quello che passa attraverso i grandi finanziamenti. Apprezzo molto un modello di imprenditoria etica: “pagando le tasse” perché solo il rispetto delle regole può generare un’imprenditoria innovativa.»
 
Clara Campestrini ha raccontato l’esperienza del Centro Europeo di Impresa e di Innovazione di Trento che ha il compito di sostenere le piccole imprese.
L’anno scorso è nato un progetto per sostenere la cultura d’impresa per la necessità di cambiare in maniera importante l’approccio all’idea di impresa.
Da questo esperienza sono nate «quattro simulazioni d’impresa che abbiamo messo in pratica in diversi contesti, anche al Festival dell’Economia, lo scorso anno».
Nicola Barbuti di Dabimus Bari (spinoff universitaria) ha raccontato del progetto dedicato ai beni culturali, con mission di digitalizzazione degli archivi e delle biblioteche della regione Puglia. Le tecniche utilizzate sono molte innovative con un prodotto software brevettato.
 
L’ambiente come scelta di sviluppo è il principio di Ecoplan di Polistena (Calabria) che trasforma in risorsa tutto ciò che gli altri rifiutano. A presentare questa storia imprenditoriale è stato Domenico Cristofaro di Ecoplan di Polistena (Calabria).
«L’esperienza non è ciò che accade ad un uomo ma fare di ciò che accade, un’esperienza.»
 
Poi è stata la volta di Edilportale.com di Bari presentata da Maurizio Alfieri giovane ingegnere che con altre tre coetanei ha deciso di utilizzare Internet per colmare un gap: creare un punto di informazione, di conoscenza, di design per gli ingegnerei. Ora è una realtà di 70 dipendenti in continua evoluzione.
Alfieri ha portato alla platea anche alcune parole.
«Guardare, farsi le giuste domande. Differente, non contano solo le nuove idee ma è necessario migliorare quelle che ci sono già. Gruppo, perché le persone contano, sono le persone che cambiano le cose. Focus, restare concentrati perché è fondamentale non farsi distrarre. Una buona idea deve essere sviluppata.
«Velocità: che significa non tergiversare, non cercare la perfezione, andare al pratico.
«Valore: non perseguire il successo immediato ma l’obiettivo deve essere quello di creare valore.
«Raccontare: nel mondo della comunicazione, del marketing si è un po’ perso il senso del racconto, quindi bisogna raccontare la propria storia imprenditoriale con orgoglio.
«Felici: la ricerca della felicità è quello che vi guiderà sempre per diventare migliore, crescere con positività.»
 
Da Prato il racconto di Andrea Tempestini di Gastronomia Toscana S.p.A che ha compiuto da poco 25 anni. Nata da un negozio di generi alimentari evoluta in Gastronomia.
«Continuiamo sempre ad aggiornarci, ad informarci perché il paradigma è cambiato, non più il pesce piccolo che viene mangiato dal pesce grande, ma ora esiste il pesce veloce che mangia il pesce lento e la velocità consiste nell’essere sempre aggiornato, sapere e capire come cambia il mondo.»
 
Un’altra storia arriva dal Salento, da Ugento raccontata da Daniele Cassini di CicerOOs, motore di ricerca sul turismo. Sfrutta le tecnologie intelligenti per far scoprire alla gente nuovi luoghi. Il concetto è navigare in una rete di conoscenza.
Parte tutto dalla California, dalla Sillicon Valley dove ci sono belle spiagge, garage e molte persone disposte a investire.
«Io e un amico abbiamo visto tutto questo e siamo parti da Ugento dove c’è una bellissima spiaggia, i garages si trovano e forse c’è qualcuno disposto a investire. Ci vuole perseveranza e, con le persone giuste, puoi andare sulla luna. Se si fa innovazione ci sono anche gli errori ma, negli errori s’impara.
«È importante innovare ma anche pensare in grande. Un trucco che ci insegnavano in Facoltà in California era. Pensa 10 volte più in grande di quello che stai pensando e parti.»
 
Poi è la volta di una Start up femminile raccontata da Giorgia Antonelli, appassionata di letteratura che ha fondata una casa editrice, Srl Liberaria a Bari.
«Liberaria vuole porsi come una nuova realtà imprenditoriale, è l’amore che mi spinge perché credo nel romanzo e nell’amore per il romanzo. Non abbiate paura di fallire e di tentare perché magari ci potete riuscire sul serio e, comunque, avrete imparato qualcosa.»
 
A raccontare la storia imprenditoriale di Memory Consult/Meridiana con sede in Basilicata, a Potenza, è stato Antonio Imbrogio «questo è un tempo in cui gli adulti sono un po’ sostenuti dai giovani ma questo deve essere, soprattutto, il tempo del bilancio e della sfida».
Poi da Lecce Salvatore Modeo ha raccontato la storia di Mrs Material Recovery Sistem, scrittura di microchip che permette di trasformare i residui delle polveri in oro (nel vero senso della parola).
L’idea è nata in una stanza condivisa con un amico e si basa su un sistema del recupero. La start up è nata nel febbraio 2011.
 
Quindi è stata la volta di un’associazione onlus (Qiris di Bari) per migliorare la vita a persone anziane, diversamente abili ed è un modello di fare impresa utilizzando la dinamica dell’associazionisno per fare impresa.
A presentarla Nicholas Caporusso. Il modello di impresa si deve adattare a ciò che c’è.
«Da un bilancio di 1000 euro all’anno ora siamo arrivati ad un bilancio di 50 mila euro l’anno.»
Caporusso ha presentato un guanto interattivo, per esempio, che consente alle persone cieche e sorde di dialogare con un personal computer.
 
Un elemento ricorrente delle 13 esperienze raccontate è stata la fatica di farsi ascoltare e di spiegare le loro idee. Annibale D’Elia ha detto che «visto che c’è la crisi vale la pena di accorgerci di questo grande patrimonio di persone che spesso è sommerso e non riesce a farsi raccontare».
 
La conclusione dell’incontro di stamane ha visto il confronto fra Carlo Borgomeo presidente della Fondazione CON IL SUD e Gianfranco Viesti, economista e presidente della Fiera del Levante.
Borgomeo ha fatto alcune riflessioni.
«La questione decisiva è ragionare sul fatto che le esperienze che abbiamo ascoltato non dobbiamo pensarle come ‘splendide eccezioni’ ma dobbiamo vederle come sviluppo, il nuovo sviluppo. Altrimenti, ci facciamo del male. Se fossimo convinti che l’innovazione di cui si è parlato stamattina, fosse sviluppo vero, avremmo già creato politiche per la cultura d’impresa.»
 
Gianfranco Viesti ha iniziato il suo intervento ringraziando il Festival e dicendo che questa bellissima esperienza si può ripetere.
«Sono molto contento che questa riflessione comune sia avvenuta nella Fiera perché questa area sta diventando un’area di localizzazione di imprese giovani e meno giovani. Sono preoccupato della persistenza della crisi economica che, persistendo, induce allo sconforto.
«Bisogna invece fare un piccolo passo alla volta. Il nodo principale dell’imprenditoria italiana è l’innovazione di prodotto. L’elemento che più mi ha colpito positivamente stamattina è l’elemento relazionale, fatta di persone che stanno insieme, lavorano e sono felici. Dobbiamo essere capaci di investire per fortificare queste relazioni.»