Degasperi, Schuman, Adenauer: «Non è questa l'Europa che abbiamo immaginato»

I Padri Fondatori dell'Europa non avrebbero mai permesso il default della Grecia

Ci siamo domandati (non tanto retoricamente) che cosa avrebbero detto i Padri fondatori dell’Europa, Alcide Degasperi, Robert Schuman e Konrad Adenauer, se avessero assistito all’indegno comportamento dell'Unione Europea nei confronti della Grecia, sconvolta più di altri dalla crisi finanziaria mondiale.
A uno Stato che ha un quinto della popolazione italiana viene chiesto lo sforzo di recuperare qualcosa come 130 miliardi, corrispondente più o meno a tre volte la manovra messa in atto dal presidente Mario Monti. Fatte le debite proporzioni, sarebbe come se all’Italia fosse stato richiesto di mettere sul tavolo 650 miliardi di Euro.
 
Se si va a vedere in quale maniera i governanti europei hanno pensato di chiedere ai leader greci di articolare la manovra, c’è da provare un vero senso di vergogna. Eccola in sintesi.
- Pensioni e stipendi dei Greci verrebbero ridotti del 22%.
- Verrebbero licenziati 15.000 dipendenti pubblici.
- Tagli alla spesa farmaceutica pari all'1,5 del PIL.
- Vendita delle società più importanti dello Stato per un totale di 50 miliardi.
(Quest’ultima voce risulta essere la più gradita ai mercati, perché già si affacciano gli sciacalli della speculazione internazionale.)
 
Di fronte a uno scempio del genere, le nostre considerazioni sono due.
La prima è che gli effetti di un default della Grecia sarebbero per i suoi cittadini meno devastanti della manovra stessa, in quanto coinvolgerebbero l'intera econonomia dell'Antico Continente.
La seconda riguarda la somma di 130 miliardi di euro, che se venisse spalmata in tutta l’Europa peserebbe all’incirca 260 euro alle tasche di ogni cittadino UE.
Alla Germania - con i suoi 81 milioni di abitanti – la quota parte costerebbe dunque 21 miliardi di euro, alla Francia 17 miliardi, all’Italia 15, e così via.
Con la volontà di tutti, ci sarebbe anche la possibilità di svalutare l’Euro quanto basta per alleggerire il peso complessivo della crisi.
 
E invece sembra che tutti abbiano deciso che la Grecia debba sopportare da sola l’intero carico della sua crisi.
Al massimo si parla di prestiti garantiti a certe condizioni. Anzi, condizioni che non sembrano offrire sufficienti garanzie, dato che nella notte è giunta notizia che il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker ha dichiarato che «non ci sono gli elementi per concedere gli aiuti alla Grecia».
Nei prossimi giorni vedremo come andranno le cose, ma ci sembra proprio che al momento non ci restino alternative al pensiero di una Grecia perduta per sempre.
 
Questa la situazione. Ed è qui che ci riallacciamo al discorso iniziale.
Cosa direbbero di noi i Padri Fondatori dell’Europa, Alcide Degasperi, Robert Schuman e Konrad Adenauer, se vedessero i loro discendenti così egoisti, rintanati nei loro Stati, tuttora sovrani e pragmatici quanto basta da poter assistere senza il minimo rimorso alla sorte di un vicino che sta morendo?
Sicuramente ci direbbero che non è questa l’Europa che avevano immaginato per noi.
 
Loro uscivano da due guerre mondiali scoppiate nel Vecchio Continente, che avevano lasciato sul terreno un centinaio di milioni di morti e forse per questo avevano sognato un continente senza frontiere e senza egoismo.
Noi invece usciamo da un periodo di benessere che ci ha fatto dimenticare i valori originali della nostra civiltà.
Certo è che se non riusciamo a salvare un piccolo Stato Europeo in difficoltà, non riusciremmo mai a salvare noi stessi da un destino improntato sull’egoismo anziché sulla solidarietà.
 
GdM