Domenica 27 ottobre al Teatro oratorio del Duomo
Il Gruppo Vocale «Voci Ignote» organizza uno spettacolo in occasione del 15esimo anno di attività
«Stazione di Chattanooga!
«Informiamo i viaggiatori che il treno Chattanooga Choo Choo è in partenza dal primo binario. Invitiamo i passeggeri ad accomodarsi e prendere posto, il treno fermerà anche a Los Angeles e New York, la compagnia delle «Voci Ignote» vi augura buon viaggio.»
Segnatevi questa data domenica 27 ottobre ad ore 20.30 presso l’oratorio del Duomo di Trento perché sarà questa «voce fuori campo» a darvi il benvenuto in occasione del concerto che celebra 15 anni di attività del gruppo vocale «Voci Ignote».
Nell’estate del 2009 era solo un sogno: creare con alcuni amici un gruppo vocale…un sogno che è diventato realtà. Sono passati 15 anni: un lungo cammino raccontato in un «diario di bordo».
Pagine che:
narrano la prima uscita in pubblico con AISLA, il debutto ufficiale delle Voci con Astrid a Vigolo Vattaro e le date degli 80 spettacoli fatti, i teatri che ci hanno accolto, gli enti con i quali abbiamo collaborato e che ringraziamo per la fiducia e l’opportunità offertaci;
citano le tante RSA che ci hanno ospitati, che ci hanno permesso di far rivivere agli ospiti, attraverso le canzoni degli anni 40, 50 e 60 tanti ricordi ed emozioni;
elencano i nomi di chi si è avvicinato al coro, di chi ha fatto un pezzettino di strada con noi, di chi ha lasciato, di chi è ancora sul treno. A tutte queste persone vogliamo dire GRAZIE perché se il coro ha un’importante tappa da festeggiare è anche per il contributo che ognuna di queste voci ha dato;
riportano le riflessioni di un direttore durante questo cammino, che non è sempre stato facile. Ci sono interrogativi, scelte che a volte è stato difficile prendere, ci sono descritte le fatiche di tener sempre alto lo spirito e l’entusiasmo.
Ma ci sono anche pagine piene di sogni, di risultati, di obiettivi raggiunti e le soddisfazioni ottenute.
Ci sono descritti gli impegni ufficiali e quelli non come le scampagnate in montagna, i capodanni in baita, le cene conviviali, i momenti che ci permettono di fare, essere coro e conoscerci come persone.
E infine ci sono spunti da condividere con i coristi in un’ottica di un continuo miglioramento.
E è proprio per rinnovarsi e rilanciarsi che nel 2019 un’importante svolta ha visto il coro uscire dalla staticità e diventare dinamico: eliminate le teche, le canzoni vengono eseguite a memoria, una presentazione più tradizionale è stata sostituita da simpatici sketch e i brani vengono introdotti dai coristi.
Scenografie e coreografie condiscono uno show che vuole coinvolgere lo spettatore fin dalle prime note e per farlo ci mettiamo serietà, studio, impegno ma lo facciamo sempre con il sorriso sulle labbra, leggerezza e spensieratezza.
«Tutto questo ci porta ad essere un coro po’ impegnativo ma… come cantiamo in Aggiungi un posto a tavola… la porta è sempre aperta.»
Lo spettacolo termina proprio con questo brano che racchiude un po’ la nostra filosofia: scritto nel 1974 è diventata la canzone delle Voci perché parla di amicizia, convivialità e gioia.
Tutti ingredienti che, assieme ai brani e alla musica, ci piace trasmettere al pubblico.