Cartoline di Bruno Lucchi: Monumento Avis a Ospitaletto

Una slanciata figura femminile quasi a grandezza naturale tende lo sguardo verso il cielo a scrutare nuovi obiettivi: questo è il simbolo dell’Avis

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Fare scultura è la mia passione. Questo è quello che ho sempre voluto fare nella mia vita. Lo faccio quasi in modo automatico anche quando per altri impegni devo fare altro.
Mi manca e cerco di fare in modo di poter riprendere l’argilla e dargli forma ogni istante in cui riesco a farlo.
Creare una scultura è uno dei momenti magici che unisce l’idea alla creazione.
Fare un monumento è ricordare un personaggio o un avvenimento. Un impegno diverso come diversa è la soddisfazione quando si riesce a soddisfare sé stessi e il committente.
 
Ricordo ancora con emozione anche se sono passati otto anni dall’inaugurazione del monumento di Monsignor Santin al santuario di Monte Grisa a Trieste un’opera di tre metri in bronzo.
Tantissime ore di lavoro dopo quelle della progettazione per ottenere un'opera che ancor oggi dal monte sovrasta il golfo di Trieste.
Era il tredici ottobre appena passato quando si è inaugurato il monumento per festeggiare i sessantacinque anni della sezione Avis di Ospitaletto in provincia di Brescia ed è stata davvero una festa.
Alla presenza della sindaca Laura Trecani e dagli assessori Silvia Guarnieri e Enrico Mandelli assieme al presidente della sezione AVIS Dotti Graziano ma anche da tantissimi giovani studenti che hanno presentato i loro lavori rappresentanti i valori delle donazioni.
 
L’opera voluta dalla giunta comunale e donata da Ori Martin spa di Ospitaletto assieme alla pavimentazione donata da Ceramiche Paderni sempre di Ospitaletto.
Umanità. Questo il titolo che ho voluto per il monumento posizionato nello spazio pubblico antistante la sede dell’associazione a simboleggiare lo spirito dell’Avis.
Serena, fiduciosa e determinata.
Una slanciata figura femminile quasi a grandezza naturale tende lo sguardo verso il cielo a scrutare nuovi obiettivi.
 
In armonia con la natura e lo spazio attorno ad essa. In questi particolari momenti ti rendi conto di quante persone al mondo ci sono che con il loro silenzioso ma importante contributo, aiutano altre persone a stare meglio.
Si donano senza chiedere nulla in cambio. Usano il proprio tempo, in questo caso una parte di loro, per dare nuova vita alla vita di altri.
Tempo. Amore incondizionato verso l'umanità... e la vita procede per una gran parte di noi senza «fare caso» a questi piccoli ma enormi atti d'amore da parte di sconosciuti.
 
Il giorno dell'inaugurazione, ho ringraziato silenziosamente di aver avuto la possibilità di dare un piccolo contributo a questa comunità di benefattori silenti con un monumento alla vita di quanti ogni giorno donano un po' di sé stessi ai meno fortunati.

Bruno Lucchi.