Per capire che cosa sta succedendo in Corea del Nord
La portaerei nucleare statunitense USS Carl Vinson si sta avvicinando alla penisola coreana
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Lo scorso 9 aprile il Pentagono ha ordinato alla portaerei nucleare statunitense USS Carl Vinson, inizialmente diretta verso le coste australiane, di fare rotta verso la penisola coreana.
La nave, salpata da Singapore, si è diretta verso le acque coreane assieme al suo gruppo da battaglia, composto da diverse unità, quali incrociatori, cacciatorpediniere e sottomarini d’attacco.
La notizia arriva pochi giorni dopo l’attacco missilistico americano in Siria e il vertice tenutosi a Mar-a-Lago, in Florida, tra il Presidente statunitense Donald Trump e quello cinese Xi Jinping.
Al centro dei colloqui tra i due leader c’è stata l’attuale situazione geopolitica della penisola coreana, una delle aree più calde e critiche del pianeta per via del programma nucleare e missilistico nordcoreano.
Trump ha affermato diverse volte come tutte le opzioni siano sul tavolo, compresa quella militare, e come gli Stati Uniti potrebbero agire anche senza un eventuale supporto della Cina.
Pechino da parte sua ha ribadito come l’unica strada percorribile sia rappresentata dal dialogo e da una soluzione pacifica, al fine di evitare un’escalation nell’area.
Risulta difficile affermare se Washington e Pechino abbiano concordato una strategia precisa durante il vertice: di fatto, mentre gli Stati Uniti hanno deciso di rischierare una portaerei nella zona e pattugliare più attivamente le acque coreane, la Cina ha da parte sua bloccato una nave cargo nordcoreana diretta verso le proprie coste che trasportava carbone, obbligandola a rientrare in Corea.
Questo potrebbe essere un primo segnale di come Pechino, principale partner commerciale di Pyongyang, abbia deciso di dare efficacia alle sanzioni previste contro il regime nordcoreano, un tentativo per mettere pressione sul leader nordcoreno, Kim Jong-un.
Nonostante i ripetuti toni di scontro nei confronti della mossa statunitense, infatti, la Corea del Nord sembrerebbe aver riaperto la commissione parlamentare per le trattative sul programma nucleare, un primo, ipotetico passo per instaurare un dialogo con gli Stati Uniti e la comunità internazionale.
È presto per dire se il riposizionamento della portaerei americana abbia più un valore politico piuttosto che militare.
Trump vuole rassicurare gli alleati regionali, Corea del Sud e Giappone, e contemporaneamente inviare un chiaro messaggio di forza a Pyongyang.
Non bisogna dimenticare inoltre come nei prossimi giorni il regime nordcoreano si appresti a festeggiare con imponenti parate, e forse nuovi test, il 105esimo anniversario della nascita del suo fondatore, Kim Il-sung, e l’85esimo anniversario della fondazione delle Forze Armate.
Con l’occasione, Kim Il-sung voleva dare prova della sua forza lanciando un missile a titolo dimostrativo. L’esperimento per fortuna è abortito, ma la tensione nell’area rimane molto elevata e potrebbe salire ulteriormente nelle prossime settimane.