Riflettere sull’eredità di De Gasperi a 70 anni dalla scomparsa

A Trento dal 2 maggio al 17 giugno si svolgerà na rassegna di incontri sulla portante «Quel che resta di Alcide. Viaggio nelle memorie della Repubblica»

Da giovedì 2 maggio a lunedì 17 giugno si svolgerà a Trento Quel che resta di Alcide.
Viaggio nelle memorie della Repubblica: un ciclo di quattro incontri per riflettere, a 70 anni dalla morte dello statista, sulle forme assunte dalla memoria degasperiana. Tra celebrazione e rimozione, tra appropriazioni e fraintendimenti, si sviluppa un percorso inedito, arricchito di prospettive originali e fonti non convenzionali, che in fondo ci parlerà di noi: di come ricordiamo e dimentichiamo.

Tra i relatori, anche l’ex vicepresidente del Consiglio dei Ministri Marco Follini e gli storici Paolo Pombeni, Giuseppe Tognon, Maurizio Cau e Elena Tonezzer.
Cosa resta di Alcide De Gasperi a 70 anni dalla scomparsa? Impossibile dare una risposta netta e precisa.
I testimoni di quella inimitabile stagione politica che portò alla Repubblica, alla Costituzione e alla Comunità europea sono ormai ben pochi, come se quelle pagine di storia italiana avessero l’unico destino di rimanere ingabbiate nei libri di studio.
Eppure, il nome di De Gasperi risuona nella quotidianità di tanti cittadine e cittadini.
Basti pensare alle vie, piazze, scuole che gli sono state intitolate in tutta Italia: tracce di memoria che però spesso rischiano di restare senza contenuto.
 
Oppure alle tante citazioni che si inseriscono nei discorsi istituzionali e politici, per presentare Alcide De Gasperi paladino della rettitudine e dei valori che fondano la buona politica contro i mali che affliggono il nostro presente. Riferimento che rischia, anche questo, di passare per nome buono a ogni schieramento politico e capace di dare un tocco di virtù a qualsiasi argomentazione possibile.
Un maestro, un profeta, da cui tutti, nel bene e nel male, possono prendere un tassello e leggerlo da quella specifica prospettiva.
Il ciclo di incontri «Quel che resta di Alcide. Viaggio nelle memorie della Repubblica», nella ricorrenza dei settant’anni dalla morte dello statista avvenuta il 19 agosto del 1954, nasce proprio per rivelare questa prospettiva parziale e a tratti tendenziosa, facendo luce su alcuni dei nodi fondamentali della ricezione della figura di De Gasperi dal secondo Dopoguerra ad oggi.
 

Paolo Pombeni.
 
Un viaggio negli sguardi che si sono posati sulla sua figura, per ricostruire il rapporto che lega passato e memoria, celebrazione e oblio.
Un percorso multidisciplinare di public history, che non ignora fonti non convenzionali e analisi originali: gli itinerari assunti dagli studi su De Gasperi, il modo in cui sono state concepite le celebrazioni dei suoi anniversari, l’indagine odonomastica (relativa cioè alle dedicazioni di strade e piazze) e sulla monumentalistica pubblica, l’immagine dello statista offerta al grande pubblico dalla cinematografia e dalle altre forme della cultura di massa, per concludere con un bilancio complessivo sull’eredità politica consegnata al Paese dallo statista trentino.
Un modo diverso di fare storia, nell’intersezione tra rigore scientifico e gusto per la divulgazione storica.
Tra i relatori, anche il già vicepresidente del Consiglio dei Ministri Marco Follini e gli storici Paolo Pombeni, Giuseppe Tognon, Maurizio Cau e Elena Tonezzer.
 
Giovedì 2 maggio il primo incontro con Paolo Pombeni e Maurizio Ridolfi
Giovedì 2 maggio, alle 17, nell’Aula grande del polo umanistico della Fondazione Bruno Kessler di Trento (via Santa Croce 77) si terrà il primo incontro della rassegna, dal titolo «Tra rimozione e celebrazione. De Gasperi nella riflessione storiografica», che attraverso le analisi di Paolo Pombeni e Maurizio Ridolfi, due tra i più autorevoli storici dei sistemi politici italiani, ci condurrà a ritroso a scoprire quale immagine dello statista è stata prodotta dalla storiografia e dalle celebrazioni pubbliche che si sono susseguite in questi 70 anni.
Un’occasione per comprendere i meccanismi che guidano la memoria pubblica e orientano, consapevolmente o meno, la nostra considerazione del passato.
Modera l’incontro Maurizio Cau, dell’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler.
 

Maurizio Ridolfi.
 
 Il programma completo  
2 maggio 2024 | ore 17.00 | Aula Grande FBK – Trento
TRA RIMOZIONE E CELEBRAZIONE
De Gasperi nella riflessione storiografica e nel calendario civile
Da simbolo della conservazione a padre dell’Europa, Paolo Pombeni, Università di Bologna
Anniversari e celebrazioni degasperiane, Maurizio Ridolfi, Università della Tuscia
Modera: Maurizio Cau, FBK
 
14 maggio 2024 | ore 17.00 | Aula Grande FBK – Trento
INCONTRARE DE GASPERI
La memoria e lo spazio pubblico
Da Trento a Matera. I monumenti a De Gasperi, Elena Tonezzer, Fondazione Museo storico del Trentino
Nel nome di Alcide. Viaggio nell’odonomastica degasperiana, Mirco Carrattieri, Liberation Route Italia
Modera: Marco Odorizzi, Fondazione Trentina Alcide De Gasperi
 
5 giugno 2024 | ore 17.00 | Aula Grande FBK – Trento
LO STATISTA CHE VORREI
De Gasperi nella cultura di massa
Il racconto degasperiano sul grande e piccolo schermo, Maurizio Cau, FBK
De Gasperi nell’immaginario collettivo, Marco Odorizzi, Fondazione Trentina Alcide De Gasperi
Modera: Sara Zanatta, Fondazione Museo storico del Trentino
 
17 giugno 2024 | ore 17.00 | Salone di rappresentanza del Comune di Trento
DE GASPERI NELLA STORIA REPUBBLICANA
De Gasperi, democristiano a modo suo?, Marco Follini, studioso della DC, già vicepresidente del Consiglio dei Ministri
Le radici degasperiane della Repubblica, Giuseppe Tognon, Presidente della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi
Modera: Flavia Piccoli Nardelli, Presidente della Associazione delle istituzioni di cultura italiane

Info
Gli incontri sono liberi fino a esaurimento posti, senza bisogno di prenotazione. La frequenza è riconosciuta valida ai fini dell’aggiornamento del personale insegnante. Per informazioni o richieste [email protected] o 0461314247.
 
Partnership
La rassegna è organizzata dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi e dall’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler, con il patrocinio del Comune di Trento e la collaborazione della Fondazione Museo storico del Trentino.