8 settembre 1943: quella notte a Trento caddero 49 soldati

Ricordato oggi a Trento l'attacco nazista alle caserme di Trento dopo l'armistizio tra l'Italia e le nazioni alleate

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Nella notte tra l'8 e il 9 settembre 1943 le truppe naziste - fatte arrivare Da Rommel su ordine di Hitler nelle settimane precedenti dagli altri teatri operativi, in particolare dal fronte orientale - investirono violentemente le caserme di Trento dell'esercito italiano, intimando la resa senza condizioni.

I reparti del Regio Esercito - lasciati senza alcun ordine dal Comando generale e dalla monarchia vergognosamente in fuga verso il sud liberato dagli alleati - rifiutarono di arrendersi e ingaggiarono una generosa quanto impari battaglia contro le truppe scelte della divisione corazzata delle SS «Leibstandarte Adolf Hitler», che poteva vantarsi delle insegne accordatale dal Führer.
 
Sul terreno rimasero complessivamente 49 caduti e numerosi feriti.
Questo scontro rappresenta di fatto il primo episodio di resistenza armata contro l'invasore tedesco, alba del movimento della Resistenza dei 18 mesi successivi.
I militari superstiti furono nei giorni seguenti trasferiti dei lager tedeschi e costretti ai lavori forzati.
 

 
Complessivamente ammontarono ad oltre 600mila i militari italiani (denominati successivamente dal dittatore nazista come «I.M.I.» - Internati Militari Italiani) catturati in vari Paesi, dalla Francia alla Grecia, dall'Iugoslavia alle isole dell'Egeo, ecc. e deportati nel Reich, tra i quali oltre 10mila trentini, 800 dei quali non fecero più ritorno.
 
Il loro contributo e il loro sacrificio è stato ricordato oggi presso la targa che li ricorda, affissa sull'edificio della Provincia autonoma in piazza Dante negli interventi del presidente di Anpi del Trentino Mario Cossali, del sindaco di Treno Franco Ianeselli e del responsabile dell'Associazione ex internati Maurizio Tomasi, alla presenza tra gli altri del vicepresidente della giunta provinciale Tonina, del presidente del Consiglio Comunale Paolo Piccoli e del nuovo Questore di Trento Alberto Francini.