Bolzano, la messa di Natale interrotta dalla protesta per Gaza
Un gruppo di attivisti ha profanato la messa di Natale in Duomo a Bolzano per esporre un manifesto contro il genocidio in atto a Gaza
Neanche il giorno di Natale è stato rispettato dagli attivisti che sostengono i Palestinesi.
Come se i cristiani - e in particolare quelli di Bolzano - avessero qualche responsabilità sulla tragedia che sta devastando Gaza, e soprattutto come se potessero fare qualcosa per fermarla.
È stata una bravata esecrabile per ottenere visibilità, fatta solo perché i cristiani – contrariamente agli islamici – non reagiscono violentemente. Si provi a pensare cosa accadrebbe se dei cristiani facessero una dimostrazione analoga in una moschea...
Certamente il risultato ottenuto è bel lontano dagli obiettivi che si sono prefissi gli attivisti.
I fatti
Il Duomo di Bolzano era gremito per la tradizionale messa di Natale celebrata in tre lingue dal Vescovo Ivo Muser.
La celebrazione è stata brevemente interrotta da alcuni attivisti che hanno protestato contro la guerra in Palestina, definita un «genocidio».
Il Vescovo aveva appena pronunciato la sua omelia: «Senza Natale e senza Gesù il nostro mondo sarebbe diverso: più freddo e privo vi speranza».
Un invito a riflettere sul linguaggio, sulla comunicazione, fondamentale nella società di oggi.
Il vescovo Muser ha invitato a una presa di distanza dai discorsi orientati, dalle parole e dagli atti che dividono, che feriscono, che mettono i gruppi sociali in contrapposizione tra loro.
«Abbracciamo piuttosto un linguaggio che ci unisce, che dissipa l'odio, che crea pace» – ha detto.
Il vescovo ha commentato l’incidente augurando più pace è più amore, «necessario per la nostra esistenza».
Non abbiamo nulla contro i sostenitori della Palestina, sia ben chiaro. Ma certi valori non possono essere toccati.