Cartoline dalla Sardegna: Costantino Nivola – Di Bruno Lucchi

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Anche se figlio di muratore, una borsa di studio ha permesso a Costantino Nivola di studiare a Monza, in seguito è diventato direttore dell’ufficio grafico della Olivetti, ma dopo il matrimonio con Ruth Guggenheim è costretto ad abbandonare l’Italia a causa delle persecuzioni antisemite.
Dopo Parigi si trasferisce a New York dove stringe amicizie con molti rappresentanti delle avanguardie artistiche tra cui Le Corbusier.
Non voglio raccontare l’incredibile vita di questo grande artista, c’è tutto in internet, ma parlare dello straordinario museo a lui dedicato nel suo paese natale.
 
Ho visitato più volte il suo museo a Orani, un paese di 2.800 anime in provincia di Nuoro, è sicuramente il più bello che abbia visto dedicato alla scultura moderna.
Ho scoperto Nivola in una libreria in Sardegna, attratto dalla copertina di un libro e colpito dal suo lavoro plastico legato all’architettura, ho continuato la ricerca, affascinato da come partendo dalla cultura primitiva Sarda sia approdato alla scultura moderna.
Nel tempo ho imparato ad amare le sue opere, forse perché, il mio percorso scultoreo ha le stesse radici anche se geograficamente diverse, con i menhir prima ma soprattutto in questo periodo con mie Perle ispirate dalla dea madre, figura presente in tutte le culture preistoriche.

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