Cambia lo scenario espositivo a palazzo Trentini

Da domani torna lo spazio alle due proposte basate sul disegno artistico

Cambia domani lo scenario espositivo a palazzo Trentini. Archiviate le giornate del Festival dello Sport, durante le quali in via Manci 27 sono state esposte le fiaccole olimpiche originali, spazio ora a due proposte basate sul disegno artistico.
Alle ore 16.00 di domani 17 ottobre nell'atrio della sede consiliare si inaugura «Sguardi sull'Agenza Onu 2030», che resterà poi aperta tutti i giorni fino al 30 ottobre (orario 9.00-1900).
 
La mostra percorre gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, visti dagli occhi di ragazzi/e della generazione Z. Dieci i temi trattati, disegnati con tecniche e punti di vista diversi: opere di giovani artisti che fanno riflettere anche gli adulti. I disegni esposti sono frutto di un progetto avviato 10 anni fa da Docenti Senza Frontiere ODV. Ogni anno si coinvolgono alcune classi di scuola superiore ad indirizzo artistico-grafico attraverso una formazione su uno degli obiettivi dall’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Gli studenti e le studentesse elaborano un disegno sul tema trattato e alcuni lavori vengono scelti per essere stampati su quaderni, diari e raccoglitori. I disegni realizzati, trasformati in materiale scolastico, diventano veicolo di sensibilizzazione e di partecipazione attiva per altri alunni e occasione per far discutere docenti e studenti sulle problematiche globali del nostro tempo.
 
Alle ore 18.00 di dopodomani 18 ottobre apre invece nelle sale espositive interne «Radici», titolo tematico della XXXII Rassegna internazionale di satira e umorismo «Città di Trento». L'esposizione dei lavori durerà fino al 3 novembre e sarà visitabile tutti i giorni con orario 10.00-12.00 e 15.00-19.00.
Il concorso ogni anno connette, convoglia e porta a Trento il meglio della satira internazionale grazie alla massiccia partecipazione di disegnatori da ogni angolo del mondo: quest’anno sono 430 gli autori che da 58 paesi diversi hanno risposto alla chiamata dello Studio d’Arte Andromeda. Ognuno con le proprie origini culturali, la propria storia, la propria appartenenza, immagina, subisce, propone e desidera radici ben diverse.