Annunciati attentati terroristici nelle capitali europee
Ne dà notizia Vienna, che ha ricevuto l’informazione da un servizio di intelligence di un paese amico
Le minacce che Al-Baghdadi ha lanciato a Israele lasciano il tempo che trovano. Se davvero fosse in grado di farlo, agirebbe senza mandarle a dire.
«La Palestina sarà la vostra tomba, – ha tuonato stando al sicuro nella sua tana il leader dell’ISIS. – Allah vi ha raccolto in Palestina perché i musulmani vi uccidano.»
Parole, appunto, pronunciate solo per far credere che i raid aerei non hanno incrinato lo Stato Islamico. Una minaccia che rappresenta un segno di debolezza.
Diverso per le informazioni che i servizi segreti di Vienna hanno raccolto da «stati amici solitamente ben informati».
Sembra infatti che siano in fase di progettazione attentati in una o più capitali europee da parte dei fanatici islamici.
Non necessariamente Vienna, ma sono a rischio appunto tutte le capitali dell’Unione Europea.
Ovviamente i servizi di sicurezza europei alzeranno la soglia di attenzione, anche se è da tempo che è ai massimi livelli.
Tutto questo mentre papa Francesco invoca da una parte più rispetto per i cristiani morti da martiri e dall’altra il perdono.
Proprio ieri, giorno di Natale, nelle Filippine sono state attaccate a Mindanao delle comunità cristiane da parte di «ribelli» musulmani, cioè gente che uccide finché il loro stato non gli concede quello che vogliono.
Sono morti 14 cristiani e 5 terroristi.
Continuiamo a chiederci perché l’ONU non dichiari le ostilità a sfondo religioso come delitti contro l’umanità. Metterebbe automaticamente fuorilegge i paesi che - ad esempio - fanno divieto di celebrare il Natale e altre funzioni religiose diverse da quella di casa.