Russia, un plebiscito per Putin: ha votato l’88%

Scontata la sua vittoria, anche se per le democrazie occidentali si è trattato di una sceneggiata – Le lacrime di coccodrillo per Navalny

Visto che la sua ennesima elezione era scontata, l’unico dato elettorale che poteva mettere in difficoltà Putin era una scarsa affluenza alle urne.
Ma è andato tutto bene, perché l’affluenza registra un inoppugnabile 88%.
Ovviamente non si conoscono ancora i risultati, ma gli altri candidati erano solo dei riempitivi per una campagna elettorale a senso unico.
 
Invece si registra una novità singolare. Il presidente Putin ha citato per la prima volta Navalny, dicendo che è morto proprio mentre lui «stava per liberarlo».
Francamente ci è difficile crederlo. Con il senno di poi si può dire quello che si vuole.
E per i giornalisti si tratta del classico «coccodrillo», cioè l’elogio che si pubblica alla morte di qualcuno dopo averlo sputtanato per tutta la vita.
 
Per quanto riguarda i rapporti tra Federazione Russa e NATO, il linguaggio si fa sempre più teso. O meglio, sempre più incosciente.
Macron continua a minacciare l’invio di soldati in Ucraina nel caso le sorti della guerra si mettessero male. Una follia, perché l’unica cosa che gli europei non vogliono è una guerra.
E Putin ha avvisato che nel caso di un confronto con la NATO non esisterebbe a usare le bombe atomiche.