Se ne è parlato al Festival dell’Economia di Trento 2023
Osservatorio Pnrr: «Giusto spostare il baricentro della spesa, in due anni cambiate tante cose»
Osservatorio Pnrr, bilancio e prospettive. Se ne è parlato a Palazzo Ocse con Gloria Bartoli, (Osservatorio produttività e welfare Fondazione economia Tor Vergata), Federico Freni (sottosegretario economia e finanze) e Luigi Paganetto (Università Tor Vergata Roma).
Ha moderato la giornalista del Sole 24 Ore Manuela Perrone. Tema di grande attualità visto che in questi giorni il Governo sta operando una revisione del Pnrr.
Paganetto ha osservato infatti come «Sia tempo di spostare il baricentro della spesa perché la prima stesura si è fatta in altri anni ed ora il focus è quello di aumentare la produttività totale. Servono investimenti coordinati, negli ultimi anni il tasso, in positivo o negativo, di crescita è stato dell’1 per cento».
Bartoli invece ha messo l’accento sul primo biennio di attuazione: «I governi tedeschi e olandesi ci hanno permesso di accedere ad una grande mole di fondi perché l’Italia non cresce da 28 anni.
«Questa generosità è motivata anche dal fatto che si teme che un nostro possibile disastro possa trascinare dietro anche altri Stati europei. Le imprese zombie debbono essere lasciate morire.»
La voce del Governo è stata affidata al sottosegretario Freni:
«La vera linea di demarcazione sarà quella di concentrare gli sforzi su quello che è veramente fondamentale per il Paese. I primi obiettivi di Pnrr sono stati messi sul tavolo oltre 2,5 anni sono in pratica paragonabili ad un’era geologica.
«Noi abbiamo retto grazie ad un'industria fatta di piccole e medie imprese. Le osservazioni della Corte dei Conti sui rischi di una mancata spesa dei fondi Pnrr sono reali, solo la crescita del Pil ci può fare uscire in modo serio dal debito.
«Io ho lavorato con e per la Corte dei Conti e quindi dico che la collaborazione fra tutte le Istituzioni è fondamentale.
«C'è una trattativa in corso con la Ue e questa uscita a livello mediatico non ci ha giovato. Il controllo concomitante può fungere semmai da moral suasion.»