La Provincia approva il progetto del nuovo ospedale del Trentino
I lavori inizieranno nel 2010, finiranno nel 2015, sarà operativo nel 2018. - L'intera superficie sarà di 250.000 mq. - Costerà 465 milioni, più altri 190 milioni per il terreno
Conclusa la fase preliminare, il
nuovo ospedale del Trentino diventa da adesso un progetto
operativo. Lo conferma la Giunta provinciale di Trento che nella
seduta di oggi ha approvato sul tema tre delibere a firma
dell'assessore all'urbanistica, ambiente e lavori pubblici, Mauro
Gilmozzi. La più importante riguarda l'adozione dei documenti
elaborati dai gruppi di lavoro che hanno esaminato il tema in
questi anni il tema. Le altre due riguardano rispettivamente
l'incarico di direzione lavori e il via libera all'intervento di
recinzione dell'area dove è prevista la realizzazione del nuovo
ospedale.
Quest'ultima è ampia circa venti ettari e si trova in località al
Desert, a sud ovest della città, alla confluenza del torrente
Fersina con il fiume Adige. Il nuovo ospedale per acuti si
svilupperà su una superficie calpestabile di 110 mila metri
quadrati per un volume complessivo par a 500 mila metri cubi.
Disporrà di 650 posti letto, in linea con le attuali capacità del
Santa Chiara dove nel corso di questi ultimi anni la degenza si è
ridotta grazie anche all'ampliamento dei servizi di day-hospital ed
alle possibilità offerte da nuove terapie e dall'impiego di
tecnologie complesse.
Nel nuovo ospedale troveranno posto i dipartimenti di medicina,
chirurgia, materno infantile, terapia intensiva, come pure la
suddivisione in servizi di degenza, area operatoria, servizi di
emergenza, servizi di ricerca e formazione, servizi di
riabilitazione, servizi amministrativi e tecnici e servizi
generali.
Con la presentazione del progetto approvato, ci sono dunque alcune
certezze che vale la pena riportare.
Anzitutto, la logica funzionale. Un moderno ospedale deve essere in
grado di modificare in breve tempo la propria struttura, proprio
perché l'evoluzione tecnologica è tale da rendere obsoleti o
comunque inutili i sistemi curativi in breve tempo. E il nuovo
progetto è partito proprio da questa necessità di trasformazione
dinamica.
Poi i posti letto. Alla struttura ospedaliera ne sono mediamente
necessari 650, quando solo 20 anni fa ne erano necessari quasi il
doppio. La cifra si è stabilizzata su questa media, grazie sia alla
maggiore capacità curativa dei nostri tempi, che alla logica di
ricoverare i pazienti solo per il periodo strettamente necessario,
nonché infine al regime del day-hospital che sta crescendo di
giorno in giorno. E' di oggi la notizia che di operazioni a cuore
aperto non se ne faranno più perché anche le valvole verranno
sostituite con minuscoli cateteri.
Infine la logica urbanistica. L'attuale Santa Chiara era nato in un
periodo in cui la Bolghera era periferia della città, con poche
abitazioni, e i posteggi non erano ancora considerati parte
integrante e necessaria della vita umana. Il nuovo ospedale sorgerà
nell'area Ghiaie, in una superficie che sarà in grado di superare
tutti i problemi creati dal fatto che la struttura servità tutta la
provincia.
Nelle immagini che seguono vediamo l'area delle caserme che verrà
utilizzata e la probabile costruzione della struttura.
Nell'immagine sopra, lo stato attuale del territorio
interessato dal progetto.
In questa immagine, il rendering della stessa zona con
il nuovo ospedale.
Come si può vedere, la tangenziale di Trento verrà interrata e
l'attuale cavalcavia di Ravina scomparirà, mentre varie rotonde
consentiranno l'accesso e l'uscita dall'ospedale senza
problemi.
Per il medesimo numero di posti letto, l'ospedale in fieri avrà
dunque una metratura cubica maggiore di quella attuale del 60%.
Infine i costi. Il terreno costerà all'incirca 190 milioni di euro,
pari cioè a quanto la Provincia dovrà spendere per costruire le
nuove caserme a Mattarello, dove l'esercito Italiano verrà
trasferito. La costruzione dell'edificio costerà 244 milioni. I
posteggi multipiano costeranno 40 milioni. L'attrezzatura medica e
l'arredo specifico costeranno 50 milioni. L'adattamento della
viabilità (specifica e generale) costerà 23 milioni. La somma
finale di previsione, comprensiva di IVA, riporta la cifra di
655.000.000 di Euro.
Grazie a Dio, sembra che possiamo permettercelo.