Considerazioni finali del neo Governatore della Banca d'Italia
Panetta (Banca d’Italia): «Il debito pubblico pesa sulla la ripresa della economia» Sangalli (Confcommercio): «Relazione ampiamente condivisibile»
Nel giorno delle sue prime Considerazioni finali da Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta ha voluto mandare un messaggio all'insegna della speranza.
«L'Italia – ha detto Panetta – non è condannata alla stagnazione e può tornare a crescere ma l'economia soffre ancora di problemi gravi e il fardello dell'alto debito pubblico, unito al calo demografico e al ritardo del Mezzogiorno, frenano la ripresa.»
«La strada da percorrere – ha sottolineato il Governatore – è dunque quella delle riforme, del rilancio della produttività, degli investimenti e dell'innovazione, della lotta agli sprechi e all'evasione fiscale nonché dell'integrazione dei migranti regolari che danno spinta all'occupazione.
«E in questo scenario l'intelligenza artificiale può rappresentare una grande opportunità ma anche un rischio per i posti di lavoro.»
Panetta ha però evidenziato che la strada per il nostro paese è ancora in salita:
«Non dobbiamo farci illusioni, la nostra economia soffre ancora di problemi gravi, alcuni radicati e di difficile soluzione.
«Il ritardo economico del Mezzogiorno e l'elevato debito pubblico sono questioni ineludibili per la politica economica.
«L'agenda è chiara e va realizzata per tornare a crescere e per contare in Europa, e con l'Europa contare nel mondo.»
Sangalli: «Relazione ampiamente condivisibile»
Il presidente di Confcommercio ha commentato le Considerazioni finali del Governatore di Bankitalia Fabio Panetta.
«Ampiamente condivisibile – ha detto Sangalli – la relazione del Governatore Panetta, sia nelle diagnosi sia nelle terapie.
«Mancano e mancheranno lavoratori, soprattutto nel terziario di mercato.
«Bene, dunque, il richiamo a formazione, sviluppo di competenze e a una ben governata immigrazione quali leve indispensabili per giocare un ruolo di primo piano in Europa.
«Con sempre un occhio attento, anzi attentissimo, al profilo della finanza pubblica e al buon utilizzo delle risorse del PNRR che contribuiranno ad accrescere il prodotto attuale e quello potenziale, in modo significativo e duraturo.»