Mattarella mette in campo il «bazooka»: Mario Draghi

Dopo il fallimento di Fico, il Presidente della Repubblica ha rotto gli indugi e ha convocato l’ex presidente della BCE affinché formi un «Governo di alto profilo»

Draghi a Trento per il Premio Degasperi © L’Adigetto.it.

Il Presidente della Camera Roberto Fico è salito al Quirinale per comunicare al Presidente della Repubblica il fallimento del proprio tentativo di rimettere insieme la maggioranza frantumata.
Insanabili i rapporti tra Matteo Renzi e i mediocri degli altri partiti, PD, LEU e PD.
A questo punto il presidente Mattarella ha rotto gli indugi e ha convocato Mario Draghi, ex presidente della Banca Centrale Europea, per mercoledì alle 12.
Mattarella gli conferirà l’incarico di formare un governo di alto profilo e chiederà alle Camere di sostenere Draghi affinché porti il Paese a superare l’emergenza sanitaria e al disastro economico che ne è seguito.
 
Sono mesi che il nostro giornale, invocando l’intervento di padri della Patria come accadde nel dopoguerra, fa il nome di Mario Draghi. Abbiamo perso due anni, ma alla fine è giunto il momento di mettere sul tavolo quello stesso «bazooka» che Draghi aveva attivato per salvare l’Euro salvando l’Italia.
I vantaggi per l’Italia sono moltissimi. Il primo è quello di avere un premier che per otto anni ha trattato con i leader europei in piena autonomia, portando risultati concreti.
Il secondo è che Draghi ha già indicato la strada da seguire, quella degli investimenti produttivi. Come col Piano Marshall, si devono attivare le grandi opere di Stato. La ricostruzione del Paese può generare un nuovo boom economico, perché gli Italiani (come dice Cazzullo nel suo libro L'Italia della ricostruzione) sono in grado di lavorare dieci ore al giorno e la sera andare a ballare. Sappiamo romperci al schiena se vediamo i risultati.
 
Certamente un Recovery Plan realizzato e presentato da Draghi verrà approvato quasi a scatola chiusa dalla Commissione Europea.
L’Europa sarà più tranquilla anche sulle altre riforme che il nostro Paese è chiamato a fare.
La riforma fiscale e quella della Giustizia potranno essere chiamate tali.
La Pandemia verrà combattuta scientificamente, con cognizione di causa e non più per approssimazioni successive.
Ma soprattutto l’Italia smetterà di subire l’inefficienza di un governo formato da politici in grado di gestire solo l’ordinaria amministrazione e non le grandi emergenze.
 
Secondo noi il Parlamento appoggerà in pieno il governo che Draghi vorrà formare. Il PD ha già espresso la propria approvazione, Forza Italia ha più volte invocato l’intervento di un personaggio come Draghi, ultimamente anche gran parte dei Leghisti si era espresso a favore di un governo di alto profilo. Forse anche parte dei Fratelli d’Italia sosterrà Draghi, o almeno non lo combatterà.
I Grillini si sono trovati spiazzati di fronte alla scelta di Mattarella. Come si fa a dire di no a un uomo come Draghi? Eppure la maggior parte che voleva Conte a tutti i costi ha già espresso la propria contrarietà. Altri però hanno annunciato la scissione proprio per passare dalla parte del buonsenso.
 
In ultima analisi bisogna dire che Draghi rappresenta anche una netta vittoria per Matteo Renzi, che più di una volta ha invocato la sua partecipazione nel corso dell’ultima crisi.
Renzi è stato l’unico che ha avuto il coraggio di ribellarsi alla mediocrità e di combattere a rischio di scomparire dalla scena politica. Con la scelta (autonoma) di Mattarella, in una notte Italia Viva è passata dai sondaggi che gli davano il 2% al doppio: il 4%.
Insomma, dopo che il Paese si è trovato sull’orlo dell’abisso, pare che un padre della patria si sia affacciato all'orizzonte.
E Dio voglia che ci riesca, perché questa è davvero l’ultima chance.

GdM