Han Kang: «Non dico addio»
È i libro che ha fatto avere all'autrice il Premio Nobel per la Letteratura 2024
Titolo: Non dico addio
Autrice: Han Kang
Editore: Adelphi, 2024
Nota: Premio Nobel per la Letteratura
Pagine: 256, Brossura
Prezzo di copertina: € 20
Descrizione
È una sorta di arduo e doloroso viaggio d’inverno, quello che compie la protagonista, Gyeong-ha, quando, senza esitare, accetta la pressante richiesta dell’amica Inseon, ricoverata in ospedale a Seul, di andare sull’isola di Jeju per dare da bere al suo pappagallino, che è rimasto da solo e rischia di morire.
A Jeju, infatti, la accoglie una terribile tempesta di neve, e poi un sentiero nel buio dove si perde, cade e si ferisce.
Ma niente riesce a fermarla. Gyeong-ha si rialza e prosegue, perché sa che deve assolutamente raggiungere la casa di Inseon e salvare il pappagallo.
Quando arriverà, potrà soltanto seppellirlo, scavando a fatica nella neve e nella terra gelata.
Poco dopo, però, lo vedrà di nuovo svolazzare nelle stanze buie e fredde – e insieme a lui comparirà anche l’amica, che aveva lasciato all’ospedale.
Sotto la sua guida, Gyeong-ha compirà un altro viaggio: una discesa agli inferi, questa volta, nella storia della famiglia di Inseon e di uno dei massacri più infami che la Corea abbia mai conosciuto, quello perpetrato, tra la fine del 1948 e i primi mesi del 1949, ai danni di trentamila civili accusati di essere comunisti.
E il lettore, a sua volta, non potrà che lasciarsi guidare dalla virtuosità narrativa di Han Kang, dalla sua scrittura al tempo stesso lirica e implacabilmente precisa, nell’itinerario onirico e memoriale di Gyeong-ha, dove la frontiera tra visibile e invisibile sembra svanire.
Ma non può svanire la realtà atroce della violenza.