Weekend sulla costiera amalfitana/ 1 – Di Nadia Clementi
Prima parte: Amalfi, storica repubblica marinara; Ravello, la più amata dagli artisti; Positano, quasi un presepe; Capri, la Regina di roccia
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Esiste un luogo in Italia che riassume in sé nel migliore dei modi il concetto di incontro armonioso di unione perfetta di elementi talvolta contrastanti che si fondono a formare un unicum di bellezza.
Siamo in Campania, per la precisione in provincia di Salerno a sud della penisola sorrentina: qui troviamo la Costiera Amalfitana, piccolo paradiso sul mare dove la natura si mescola al fascino di centri suggestivi, abitati da tempi immemori e custodi di antiche tradizioni.
Il litorale amalfitano si estende lungo la Statale Panoramica 163, cinquanta chilometri di tornanti e falesie a picco sul mare in cui si susseguono località favolose, mete di turismo internazionale.
Nel tratto di costa la dolcezza del mare si sposa con l’asperità dei rilievi rocciosi, l’arte più raffinata con la semplicità pittoresca dell’architettura popolare, la storia, ricchissima e densa di avvenimenti fondamentali, una storia che affonda in un passato lontano le proprie radici, con una natura incantevole che da sempre è padrona di questi luoghi e la ammanta con splendore e poesia.
Qui il mare è protagonista, specchio cristallino di queste diverse bellezze.
Le sue onde si infrangono sui contrafforti montuosi e gli speroni rocciosi dei monti Lattari, bagnano gli ingressi di grotte spettacolari accarezzando piccole spiagge di suggestiva semplicità.
Ma a sorprendere è la ricchezza e la complessità dell’architettura dei monumenti incastonati come pietre preziose nella vegetazione di questi luoghi che fonde con il blu delle acque i colori dei fiori, degli ulivi, delle viti e degli agrumeti ordinatamente distribuiti intorno ai centri abitati.
Il mare, che con le sue brezze leggere, regala alla Costiera un clima salubre, disegna la storia di questi luoghi, dominati dalle vicende della potente Repubblica Marinara di Amalfi che fu di fatto costruita giorno dopo giorno da coloro, potenti o meno, che nel tempo hanno vissuto qui e che con il loro lavoro hanno intrecciato pazientemente i fili magici della natura e del mare dando vita ai borghi incantati che costellano questo tratto di costa dal fascino irresistibile.
Costiera Amalfitana.
Amalfi, Ravello, Positano sono splendide località marine, ma non solo, sono paesi immersi in una vegetazione bellissima, borghi pittoreschi, centri d’arte raffinata e ricchissima e infine, nuclei in cui storia, tradizioni e folclore si intrecciano in maniera molto stretta.
Niente sembra essere in grado di descrivere pienamente questi luoghi privilegiati, se non forse per dire che sono scrigni preziosi di un unico gioiello in cui natura, storia, arte e tradizioni sono gemme, tutte individualmente incomparabili in questa corona cinta dal mare.
Questi comuni, insieme a Sorrento, sin dall’Ottocento sono meta di un turismo internazionale, in prevalenza anglosassone.
Un dettaglio, questo, che ha influito notevolmente sulla mentalità della popolazione, diversa per temperamento, e in parte anche per cultura, rispetto al resto della regione.
Assieme al turismo, continua la vocazione agricola e marinara.
Ancora oggi, la produzione di limoni e l’industria conserviera legata alla trasformazione del pesce giocano un ruolo economicamente importante.
Stesso discorso vale per l’artigianato: la tradizione tessile di Positano e quella ceramistica di Vietri sono famose in tutto il mondo e danno lavoro a molte persone sul territorio.
Costiera amalfitana.
Di seguito vediamo insieme le principali attrazioni della Costiera amalfitana, sotto tutela UNESCO dal 1997.
La stessa comprende 16 paesi, fra i più turistici citiamo: Amalfi, Ravello, Positano, Praiano, Furore, Conca dei Marini, Atrani, Minori, Maiori, Erchie, Cetara e Vietri che meritano assolutamente una visita: ognuno ha la sua caratteristica ed è diverso dall'altro.
Ma oggi il nostro viaggio ci porta nelle località più conosciute.
Duomo di Amalfi.
Amalfi
È la più antica Repubblica Marinara d’Italia incastonata nella costiera allo sbocco a mare della valle dei Mulini.
La prima impressione è quella di un incantevole centro di soggiorno marino, con le sue costruzioni bianche sparpagliate nel breve piano alluvionale e sui costoni circostanti.
Si dice che Amalfi prenda il nome da quello della donna amata da Ercole e che, sulle sponde di questa città incantevole lui l’abbia sepolta per cullarla con le acque del Tirreno in eterno.
Leggenda o meno, la storia incredibile di Amalfi, gloriosa Repubblica Marinara, continua ad affascinare ancora oggi e incanta i visitatori che ogni anno passano di qui numerosi.
Tra le architetture più belle di Amalfi compaiono l’imponente Cattedrale di Sant’Andrea, preceduta da una lunga scalinata, gli antichi arsenali della Repubblica e il Chiostro del Paradiso.
Oltre al duomo e alla sua piazza, un giro per il centro storico (rigorosamente a piedi) è il modo migliore per apprezzare pienamente Amalfi, e per ammirare i pittoreschi scorci e le rinomate botteghe che producono ancora, completamente a mano, la Charta Bambagina, con cellulosa e stoffa di lino, ancora oggi utilizzata per le pubblicazioni di maggiore pregio.
Veduta di Villa Rufolo a Ravello.
Ravello
Tra i luoghi da visitare sulla Costiera Amalfitana il passo successivo è Ravello, cittadina amata da artisti e scrittori.
Wagner, narra la tradizione, vi scrisse le pagine più belle del «Parsifal» e il regista Roberto Rossellini ne trasse ispirazione per le sue pellicole più celebri.
La bellezza di Ravello nasce dal suo centro storico, ricco di viuzze e angoli suggestivi, ma anche da luoghi di grande importanza storica come Villa Rufolo e Villa Cimbrone, antiche dimore nobiliari trasformatesi in museo.
Stili e culture diverse si fondono in queste residenze dal fascino unico.
A Villa Rufolo, nel suo elegantissimo giardino si apre sul cosiddetto «Belvedere dell’Infinito»: una terrazza panoramica sul mare della Costiera Amalfitana.
Veduta Positano.
Positano
È un antico borgo marinaro che si distende sulle pendici meridionali dei monti Lattari digradando dolcemente verso il mare su più terrazze lungo i contrafforti del monte Comune e S. Angelo.
Dal litorale amalfitano si ammira un mosaico di case che sembrano montate una sopra l’altra, quasi come un presepe che guarda il mare.
Le sue vie ripide e le sue case color pastello hanno fatto innamorare artisti e scrittori di tutto il mondo e dal porto si può vedere la sagoma dell’isola di Capri.
Capri dall’alto.
Capri
La splendida isola di Capri, «Regina di roccia» di Pablo Neruda, da sempre è associata a un turismo glamour e d’élite.
Sorge nel Mar Tirreno, davanti alla penisola sorrentina ed è divenuta celebre nel 1826 dopo la scoperta della Grotta Azzurra. Capri è un luogo mitico che continua a essere meta per viaggiatori, intellettuali e stelle dello spettacolo.
Fra i primi a restarne ammaliato ricordiamo l’imperatore romano Tiberio, che si auto-esiliò sull'isola: è sua la magnifica Villa Jovis, conosciuta come «palazzo di Tiberio», a cui si arriva dopo una passeggiata di 45 minuti dalla chiesetta di San Michele.
Precipizio Salto Tiberio.
Salto di Tiberio
Continuando sul versante nord-orientale dell'isola di Capri, si può ammirare il precipizio sul mare chiamato «Salto di Tiberio»: si narra che da questo belvedere l’imperatore facesse precipitare i suoi nemici.
Anche l'imperatore Augusto fu un frequentatore dell’isola, Capri era infatti molto amata dai romani, tanto da aver ospitato ben 12 ville imperiali.
Faraglioni e grotte a Capri.
Negli anni Cinquanta del '900 l'isola divenne il luogo della «dolcevita» estiva ed attirò personaggi del jet set mondiale.
Fra tutti, Jacqueline Kennedy che impose il suo stile introducendo la moda di camminare a piedi nudi, nonostante l'isola fosse già famosa nel mondo per i suoi sandali di corda.
Ma questa isola fantastica, oltre ad essere stata visitata da personaggi illustri, è rinomata soprattutto per le bellezze naturali, la storia millenaria, il clima mite e il paesaggio luminoso.
Faraglioni e grotte a Capri.
Capri, nel blu cobalto del suo mare, è tutto un susseguirsi di grotte - se ne contano 65 - e di faraglioni.
Di questi ultimi, tre sono i più noti: Stella (109 metri), Faraglione di mezzo (81 metri), Scopolo (104 metri). Da non perdere una visita in motoscafo o con piccole imbarcazioni alla Grotta Azzurra - lunga 60 metri per 25 di larghezza - il cui nome deriva dal magnifico colore dei fondali che si riflette in tutta la grotta.
Municipio e piazza di Capri.
Magnifico è anche il panorama sull'ampia insenatura di Marina Grande, il porticciolo dell’isola da dove parte la funicolare che in dodici minuti sale al paese di Capri.
Colma di angoli caratteristici: casette di tufo, tetti a terrazza, archi, pergolati, vie tortuose che sbucano sulla piazza Umberto I, «la Piazzetta» è un vero e proprio salotto all'aperto, raccolto attorno ai caffè da cui godere della splendida vista su Marina Grande.
Merita una visita la Chiesa di Santo Stefano (ricostruita nel 1600 mescolando forme barocche a cupole arabeggianti) e Palazzo Cerio che un tempo fu il castello di Giovanna I d’Angiò, oggi sede del centro dedicato alla storia dell’isola.
Nadia Clementi – [email protected]
(Continua)
Prima parte, Capri –
, capri, sorrento e napoli
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Esiste un luogo in Italia che riassume in sé nel migliore dei modi il concetto di incontro armonioso di unione perfetta di elementi talvolta contrastanti che si fondono a formare un “unicum” di bellezza.
Siamo in Campania, per la precisione in provincia di Salerno a sud della penisola sorrentina: qui troviamo la Costiera Amalfitana, piccolo paradiso sul mare dove la natura si mescola al fascino di centri suggestivi, abitati da tempi immemori e custodi di antiche tradizioni.
Il litorale amalfitano si estende lungo la Statale Panoramica 163, cinquanta chilometri di tornanti e falesie a picco sul mare in cui si susseguono località favolose, mete di turismo internazionale.
Nel tratto di costa la dolcezza del mare si sposa con l’asperità dei rilievi rocciosi, l’arte più raffinata con la semplicità pittoresca dell’architettura popolare, la storia, ricchissima e densa di avvenimenti fondamentali, una storia che affonda in un passato lontano le proprie radici, con una natura incantevole che da sempre è padrona di questi luoghi e la ammanta con splendore e poesia.
Qui il mare è protagonista, specchio cristallino di queste diverse bellezze.
Le sue onde si infrangono sui contrafforti montuosi e gli speroni rocciosi dei monti Lattari, bagnano gli ingressi di grotte spettacolari accarezzando piccole spiagge di suggestiva semplicità.
Ma a sorprendere è la ricchezza e la complessità dell’architettura dei monumenti incastonati come pietre preziose nella vegetazione di questi luoghi che fonde con il blu delle acque i colori dei fiori, degli ulivi, delle viti e degli agrumeti ordinatamente distribuiti intorno ai centri abitati.
Il mare, che con le sue brezze leggere, regala alla Costiera un clima salubre, disegna la storia di questi luoghi, dominati dalle vicende della potente Repubblica Marinara di Amalfi che fu di fatto costruita giorno dopo giorno da coloro, potenti o meno, che nel tempo hanno vissuto qui e che con il loro lavoro hanno intrecciato pazientemente i fili magici della natura e del mare dando vita ai borghi incantati che costellano questo tratto di costa dal fascino irresistibile.
Foto costiera Amalfitana
Amalfi, Ravello, Positano sono splendide località marine, ma non solo, sono paesi immersi in una vegetazione bellissima, borghi pittoreschi, centri d’arte raffinata e ricchissima e infine, nuclei in cui storia, tradizioni e folclore si intrecciano in maniera molto stretta.
Niente sembra essere in grado di descrivere pienamente questi luoghi privilegiati, se non forse per dire che sono scrigni preziosi di un unico gioiello in cui natura, storia, arte e tradizioni sono gemme, tutte individualmente incomparabili in questa corona cinta dal mare.
Questi comuni, insieme a Sorrento, sin dall’Ottocento sono meta di un turismo internazionale, in prevalenza anglosassone.
Un dettaglio, questo, che ha influito notevolmente sulla mentalità della popolazione, diversa per temperamento, e in parte anche per cultura, rispetto al resto della regione.
Assieme al turismo, continua la vocazione agricola e marinara.
Ancora oggi, la produzione di limoni e l’industria conserviera legata alla trasformazione del pesce giocano un ruolo economicamente importante.
Stesso discorso vale per l’artigianato: la tradizione tessile di Positano e quella ceramistica di Vietri sono famose in tutto il mondo e danno lavoro a molte persone sul territorio.
Foto costiera amalfitana
Di seguito vediamo insieme le principali attrazioni della Costiera amalfitana, sotto tutela UNESCO dal 1997.
La stessa comprende 16 paesi, fra i più turistici citiamo: Amalfi, Ravello, Positano, Praiano, Furore, Conca dei Marini, Atrani, Minori, Maiori, Erchie, Cetara e Vietri che meritano assolutamente una visita: ognuno ha la sua caratteristica ed è diverso dall'altro.
Ma oggi il nostro viaggio ci porta nelle località più conosciute.
Foto duomo di Amalfi
Amalfi.
È la più antica Repubblica Marinara d’Italia incastonata nella costiera allo sbocco a mare della valle dei Mulini.
La prima impressione è quella di un incantevole centro di soggiorno marino, con le sue costruzioni bianche sparpagliate nel breve piano alluvionale e sui costoni circostanti.
Si dice che Amalfi prenda il nome da quello della donna amata da Ercole e che, sulle sponde di questa città incantevole lui l’abbia sepolta per cullarla con le acque del Tirreno in eterno.
Leggenda o meno, la storia incredibile di Amalfi, gloriosa Repubblica Marinara, continua ad affascinare ancora oggi e incanta i visitatori che ogni anno passano di qui numerosi.
Tra le architetture più belle di Amalfi compaiono l’imponente Cattedrale di Sant’Andrea, preceduta da una lunga scalinata, gli antichi arsenali della Repubblica e il Chiostro del Paradiso.
Oltre al duomo e alla sua piazza, un giro per il centro storico (rigorosamente a piedi) è il modo migliore per apprezzare pienamente Amalfi, e per ammirare i pittoreschi scorci e le rinomate botteghe che producono ancora, completamente a mano, la Charta Bambagina, con cellulosa e stoffa di lino, ancora oggi utilizzata per le pubblicazioni di maggiore pregio.
Foto veduta di Villa Rufolo a Ravello
Tra i luoghi da visitare sulla Costiera Amalfitana il passo successivo è Ravello, cittadina amata da artisti e scrittori.
Wagner, narra la tradizione, vi scrisse le pagine più belle del «Parsifal» e il regista Roberto Rossellini ne trasse ispirazione per le sue pellicole più celebri.
La bellezza di Ravello nasce dal suo centro storico, ricco di viuzze e angoli suggestivi, ma anche da luoghi di grande importanza storica come Villa Rufolo e Villa Cimbrone, antiche dimore nobiliari trasformatesi in museo.
Stili e culture diverse si fondono in queste residenze dal fascino unico.
A Villa Rufolo, nel suo elegantissimo giardino si apre sul cosiddetto «Belvedere dell’Infinito»: una terrazza panoramica sul mare della Costiera Amalfitana.
Foto veduta Positano
Positano.
È un antico borgo marinaro che si distende sulle pendici meridionali dei monti Lattari digradando dolcemente verso il mare su più terrazze lungo i contrafforti del monte Comune e S. Angelo.
Dal litorale amalfitano si ammira un mosaico di case che sembrano montate una sopra l’altra, quasi come un presepe che guarda il mare.
Le sue vie ripide e le sue case color pastello hanno fatto innamorare artisti e scrittori di tutto il mondo e dal porto si può vedere la sagoma dell’isola di Capri.
Foto veduta di Capri
Capri.
La splendida isola di Capri, «regina di roccia» di Pablo Neruda, da sempre è associata a un turismo glamour e d’élite.
Sorge nel Mar Tirreno, davanti alla penisola sorrentina ed è divenuta celebre nel 1826 dopo la scoperta della Grotta Azzurra. Capri è un luogo "mitico" che continua a essere meta per viaggiatori, intellettuali e stelle dello spettacolo.
Fra i primi a restarne ammaliato ricordiamo l’imperatore romano Tiberio, che si auto-esiliò sull'isola: è sua la magnifica Villa Jovis, conosciuta come «palazzo di Tiberio», a cui si arriva dopo una passeggiata di 45 minuti dalla chiesetta di San Michele.
Foto precipizio Salto Tiberio
Continuando sul versante nord-orientale dell'isola di Capri, si può ammirare il precipizio sul mare chiamato «Salto di Tiberio»: si narra che da questo belvedere l’imperatore facesse precipitare i suoi nemici.
Anche l'imperatore Augusto fu un frequentatore dell’isola, Capri era infatti molto amata dai romani, tanto da aver ospitato ben 12 ville imperiali.
Foto Capri dall’alto
Negli anni Cinquanta del '900 l'isola divenne il luogo della «dolcevita» estiva ed attirò personaggi del jet set mondiale.
Fra tutti, Jacqueline Kennedy che impose il suo stile introducendo la moda di camminare a piedi nudi, nonostante l'isola fosse già famosa nel mondo per i suoi sandali di corda.
Ma questa isola fantastica, oltre ad essere stata visitata da personaggi illustri, è rinomata soprattutto per le bellezze naturali, la storia millenaria, il clima mite e il paesaggio luminoso.
Foto faraglioni e grotte a Capri
Capri, nel blu cobalto del suo mare, è tutto un susseguirsi di grotte - se ne contano 65 - e di faraglioni.
Di questi ultimi, tre sono i più noti: “Stella” (109 metri), “Faraglione di mezzo” (81 metri), “Scopolo” (104 metri). Da non perdere una visita in motoscafo o con piccole imbarcazioni alla Grotta Azzurra - lunga 60 metri per 25 di larghezza - il cui nome deriva dal magnifico colore dei fondali che si riflette in tutta la grotta.
Municipio piazza di Capri
Magnifico è anche il panorama sull'ampia insenatura di Marina Grande, il porticciolo dell’isola da dove parte la funicolare che in dodici minuti sale al paese di Capri.
Colma di angoli caratteristici: casette di tufo, tetti a terrazza, archi, pergolati, vie tortuose che sbucano sulla piazza Umberto I, «la Piazzetta» è un vero e proprio salotto all'aperto, raccolto attorno ai caffè da cui godere della splendida vista su Marina Grande.
Merita una visita la Chiesa di Santo Stefano (ricostruita nel 1600 mescolando forme barocche a cupole arabeggianti) e Palazzo Cerio che un tempo fu il castello di Giovanna I d’Angiò, oggi sede del centro dedicato alla storia dell’isola.
Nadia Clementi – [email protected]
(Continua)