Rovereto e Siracusa insieme alla scoperta di Paolo Orsi

Nel 2023 il centenario della Scuola di Archeologia fondata da Paolo Orsi in Sicilia

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Paolo Orsi continua a tessere le sue tele anche a quasi un secolo dalla sua morte e due Regioni poste a mille chilometri di distanza si trovano a condividere eventi e progetti. Una delegazione di Rovereto, composta dal Sindaco Francesco Valduga, l’Assessora alla Cultura Micol Cossali, l’assessore al Turismo Mario Bortot, il Presidente di Fondazione Museo Civico Giovanni Laezza, la Direttora Alessandra Cattoi e l’Archeologo Maurizio Battisti, si è recata a Siracusa per dare avvio a un nuovo progetto che consolida i rapporti tra la Città di Rovereto, la Città di Siracusa, la Fondazione Museo Civico e il Museo Archeologico Paolo Orsi.
Duplice l’obiettivo: il primo quello di rafforzare il rapporto di collaborazione tra la due città, in un’ottica di scambio reciproco e tessitura di relazione volte a incentivare i flussi turistici; il secondo quello di approfondire la conoscenza di Paolo Orsi e del suo mondo.
 
«Paolo Orsi è una figura straordinaria che ha saputo gettare semi che ancora oggi danno frutti importanti. Partendo da quanto fatto dall’archeologo roveretano e dal Museo che porta il suo nome» – spiega il Sindaco Francesco Valduga - «abbiamo condiviso con il Sindaco di Siracusa, Francesco Italia, l’intenzione di rilanciare le relazioni tra le due città. L’anno prossimo a Siracusa si festeggeranno i 100 anni della Scuola di Archeologia fondata da Paolo Orsi e sarà un’occasione per ricordare l’importanza delle prospettive che si sono aperte a partire dal suo lavoro. Stiamo costruendo sempre più una rete basata sulle relazioni tra le città, medie e piccole che fanno l’ossatura del paese, stabilendo connessioni tra amministrazioni che hanno rapporto diretto con il territorio e che credono nell’investimento in cultura».
 
Un lavoro che trova una solida connessione attraverso il lavoro della Fondazione Museo Civico e del Museo Paolo Orsi: «Abbiamo avviato un lavoro per riunire due archivi e completare così la conoscenza degli studi e le relazioni di Paolo Orsi e mettere i documenti online, a disposizione di tutti» – spiega il Presidente Giovanni Laezza - «Ci aspettano due anni di impegno intenso ma sarà anche una straordinaria occasione per dare valore alla figura di Orsi e costruire alleanza con importanti istruzioni culturali a livello nazionale».
Con il supporto economico della Fondazione Caritro, i due enti hanno dato il via a un piano ambizioso: intendono unire i rispettivi archivi epistolari, relativi alla corrispondenza di Paolo Orsi, in un unico database virtuale disponibile e consultabile da tutti tramite il sito web della Fondazione MCR.
 

 
L’obiettivo è quello di unire le 8000 lettere del museo roveretano, già schedate e visibili on line, con le 12000 lettere conservate presso il Museo Paolo Orsi di Siracusa. Ci vorranno diversi anni ma l’obiettivo è importante, condiviso e di grande rilievo nazionale e internazionale. Questo perché Orsi teneva una fitta corrispondenza non solo con archeologi italiani ma aveva contatti in gran parte del globo. Ma non ci sono solo lettere scritte da archeologi e quindi, oltre al panorama scientifico che riguarda gli addetti ai lavori e la storia dell’archeologia, questi documenti restituiscono uno spaccato della società, dell’economia e della politica di un arco temporale che va dagli anni ’80 dell’Ottocento fino all’inizio degli anni ’30 del Novecento.
 
La riunione operativa ha visto l’incontro della delegazione della Fondazione Museo Civico di Rovereto, composta dal presidente Giovanni Laezza, dalla direttora Alessandra Cattoi, dall’archeologo Maurizio Battisti e dalla responsabile degli archivi digitali e del sito web Eleonora Zen si è incontrata il team del Museo Paolo Orsi e in particolare con il direttore Antonello Mamo e con l’archeologa Anita Crispino e le sue collaboratrici, fra cui Lucia Mincella che, oltre ad aver trascritto le lettere dell’epistolario siracusano, si è occupata anche della trascrizione dei taccuini di Paolo Orsi.
Ma a questa prima riunione operativa si è aggiunto un altro importante incontro istituzionale che ha visto una delegazione della giunta roveretana, composta dal sindaco Francesco Valduga e dagli assessori Micol Cossali e Mario Bortot, incontrare il sindaco di Siracusa Francesco Italia e l’assessore alla cultura Fabio Granata.
 
«Cultura e turismo insieme sono un motore dell’economia» – spiegano Micol Cossali e Mario Bortot – «Queste relazioni ci mostrano come le connessioni basate sulla cultura possano superare le distanze e creare un sistema virtuoso. Creare un ponte tra le diverse realtà permette di immaginare visite e scambi che consentiranno di esplorare mondi così lontani, accomunati dall’amore delle persone per la propria terra e da un variegato panorama culturale».
Si rafforza così dunque il legame fra le due città agli estremi dei confini nazionali e si prospetta un futuro di più stretta collaborazione, sia per quanto riguarda gli aspetti scientifici e di ricerca, sia per quanto concerne il settore della divulgazione e quindi dell’organizzazione di eventi aperti al pubblico.