Presidenziali Italiane. Chi sostituisce il Presidente della Repubblica

L’interessante figura del Presidente Supplente – Di Michele Soliani

Chi sostituisce il Presidente della Repubblica quando questi manca? In USA c’è un vicepresidente, noi lo abbiamo? Sono queste due domande che possono sorgere spontanee a chi per la prima volta si interessa alle figura della più alta carica istituzionale.
In Italia la figura del vicepresidente è quella del Presidente del Senato, carica attualmente detenuta da Pietro Grasso, e ha il nome di «Presidente Supplente».
 
È una figura che non è esplicitamente prevista nella nostra costituzione ma la si ricava dalla disposizione contenuta all’interno dell’art. 86:
«Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato. In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione.»
 
La prassi quindi prevede che alla scadenza del settennato, ovvero del mandato presidenziale, il Presidente del Senato subentri nel suo ruolo fino all’elezione del nuovo Capo di Stato ma anche in altri casi quali ad esempio un viaggio all’estero.
La durata quindi delle sue funzioni è ridotta a pochi giorni anche se nel 1964 si verificò una prolungata supplenza a seguito della trombosi che colpì il Presidente Antonio Segni.
 
Tale funzione, come riportato qui sopra, è anche prevista nel caso di prolungati viaggi da parte del Capo di Stato.
Nel 2010, durante il viaggio in Cina di Napolitano, Schifani assunse temporaneamente la carica di Presidente Supplente.
 
Dobbiamo comunque ricordarci che tale figura è diversa da quella presente in USA dove vi è una ben delineata figura di vicepresidente che subentra al Presidente in particolari casi quali la sua morte.
Il Presidente Supplente ha anche una propria insegna nell’esercizio delle sue funzioni.
 
Fu Francesco Cossiga, Capo di Stato tra il 1985 e il 1992 e grande appassionato di stendardi e bandiere, a crearlo.
Esso è simile allo stendardo presidenziale, con «cornice» azzurra, ma all'interno, anziché recare i colori del tricolore italiano, ha uno sfondo bianco; inoltre, l'emblema della Repubblica, anziché essere color oro, è color argento.
 
Michele Soliani
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