Vendemmia a Vallepicciola, parla l’enologo Alessandro Cellai

«Qualità assicurata dalla raccolta manuale e annata eccezionale per il Pinot Nero»

>
Vendemmia 2022 a Vallepicciola, l’enologo e Direttore Generale Alessandro Cellai: «Qualità assicurata per tutte le varietà d’uva grazie alla raccolta manuale e, malgrado la siccità, l’annata è eccezionale per il Pinot Nero, la migliore dal mio arrivo in cantina».
A Vallepicciola, azienda vitivinicola che vanta 107 ettari di terreno vitato e distribuiti tra le dolci colline senesi del Chianti Classico, in Toscana, l’enologo e Direttore Generale Alessandro Cellai esprime impressioni positive sulla vendemmia 2022.
«Vallepicciola garantisce una qualità sempre elevata grazie alla selezione delle uve effettuata esclusivamente a mano.
«L’annata è eccezionale per il Pinot Nero, in assoluto la migliore dal mio arrivo in cantina malgrado la siccità del periodo primaverile-estivo.
«Impressioni positive anche per tutte le altre varietà d’uva che hanno raggiunto il perfetto equilibrio fenolico grazie alle piogge di fine agosto.»
 
A Vallepicciola, cantina d’eccellenza incastonata nell’avvolgente paesaggio delle colline senesi, nel cuore del Chianti Classico, è tempo di vendemmia e anche quest’anno il lavoro si svolge principalmente a mano.
Tra i suoi innumerevoli filari, i collaboratori selezionano con cura e passione i grappoli migliori e in grado di dare vita a vini eccellenti che racchiudono tutta l’essenza e i profumi della terra da cui provengono.
L’enologo e Direttore Generale della cantina, Alessandro Cellai, si dice soddisfatto della vendemmia effettuata e di tutte le varietà d’uva che, grazie alle piogge di fine agosto, hanno raggiunto il perfetto equilibrio fenolico, riuscendo a dare respiro ai vigneti dopo i lunghi mesi di siccità.
Per il Pinot Nero, inoltre, l’annata è eccezionale: «La migliore, indubbiamente, dal mio arrivo in cantina» afferma Cellai.
 
«Il 2022 è stato un anno complesso; la primavera e l’estate, infatti, sono state caratterizzate da una forte siccità che si temeva avrebbe impedito all’uva di raggiungere la maturità fenolica adeguata per la raccolta» spiega l’enologo e Direttore Generale della cantina Alessandro Cellai. «Fortunatamente, però, le piogge di fine agosto hanno riequilibrato perfettamente la situazione e permesso, anche se con tempistiche differenti, la raccolta di tutte le varietà».
A differenza di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, che sono ancora in vigna, il team di Vallepicciola ha già provveduto alla totale raccolta di Syrah, Chardonnay, Merlot e Pinot Nero ed è proprio quest’ultimo a meritare una menzione particolare.
«Ritengo che dal 2019, anno del mio arrivo in cantina, questa annata sia in assoluto la migliore per il Pinot Nero.
«Nel medesimo anno, infatti, una forte grandinata ne aveva reso impossibile la produzione mentre l’anno successivo, seppur più proficuo, presentava ancora delle difficoltà dovute principalmente alle lesioni post grandine.

Il 2021 è stato fondamentale, direi l’anno della svolta: c’è stato un totale riequilibrio del vigneto che ci ha permesso di ottenere uva eccezionale.»
Tutti i vini a marchio Vallepicciola garantiscono sempre elevata qualità al consumatore e questo lo si deve alla scelta di procedere manualmente alla vendemmia; a ciò si aggiungono l’estrema attenzione e dedizione con cui l’azienda si occupa dell’assetto sanitario dei suoi vigneti, impeccabile, come lo stesso Cellai lo definisce, che evita nascita e proliferazione di qualsiasi tipi di muffa.
 
Ogni anno a Vallepicciola, realtà vitivinicola tra le più suggestive del Chianti Classico e di tutta la Toscana, si vendemmiano manualmente sotto la guida di Alessandro Cellai ben 107 ettari di vigneti.
Tra i filari, mani e occhi attenti selezionano con estrema cura solo i grappoli migliori, capaci di dare vita a vini di qualità eccellente che racchiudono l’essenza e i profumi più profondi, genuini e rappresentativi del Chianti Classico e dell’intera regione.