«Special Team Lizzana»: è proprio speciale – Di Paolo Farinati
Si tratta di una squadra di calcio formata da giovani con varie disabilità cognitivo relazionali e regolarmente affiliata alla FIGC - Federazione Italiana Gioco Calcio
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Poche sere fa mi sono incamminato dalla mia Lizzanella per andare al campo di calcio dell’Unione Sportiva Lizzana dedicato a «Carlo Vigagni», già amato calciatore di questa storica società, nelle cui categorie giovanili ho militato anch’io dal lontano 1970 al 1974. Supero il cimitero dei due paesi e poco dopo lungo la via Tagliamento arrivo alla mia meta.
Incontro subito il Presidente della società Roberto Robol, assieme al suo Vice Paolo Dallabernardina e al Direttore sportivo Mirco Farinati. Nel frattempo entrano festosamente nello splendido campo grande i giovani della squadra esordienti, nella quale si sono accasati ragazzi di vari paesi della Vallagarina, dando vita a collaborazioni preziose e lungimiranti tra più sodalizi. Ma il soggetto di cui voglio parlare con i dirigenti è lo Special Team Lizzana.
Si tratta di una squadra di calcio formata da giovani con varie disabilità cognitivo relazionali e regolarmente affiliata alla FIGC - Federazione Italiana Gioco Calcio.
Questa meritoria iniziativa è stata presentata ancora nel giugno scorso presso la Fondazione Campana dei Caduti. Un progetto di grande riconosciuta «civiltà sportiva», attuato per la prima volta da una società trentina affiliata alla DCPS - Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale.
Il Presidente Robol ne parla con orgoglio e con non poca emozione: «È un’iniziativa di elevato spessore umano e civile. Rovereto, Città della Pace, si erge ancora una volta a paladina di valori come l’aggregazione, la condivisione, l’inclusione e la solidarietà. Stiamo dimostrando di essere una comunità aperta a tutti e senza barriere. Il nostro augurio più grande è che questa squadra che abbiamo fatto nascere qui a Lizzana possa essere la prima di molte altre in Trentino. Desideriamo avviare un percorso completo e arrivare ad avere un vero Campionato dedicato a loro.»
Il Vice Presidente Dallabernardina aggiunge: «Di squadre simile per ora ce ne sono in Veneto e in Lombardia. Pertanto, se volessimo far fare ai ragazzi un Campionato, dovremmo confrontarci con squadre di quelle regioni. Ma questo non ci fa paura, al di là dei comprensibili maggiori costi per le trasferte. La nostra speranza è di avere un torneo trentino a partire dalla primavera 2022. Pensa che abbiamo ragazzi anche di Trento, che i genitori accompagnano qui due volte alla settimana per gli allenamenti. Sono esempi commoventi.»
Intanto, una decina di atleti dello Special Team Lizzana sono già sul magnifico piccolo campo sintetico per il riscaldamento, prima dell’allenamento con i palloni.
C’è il doveroso silenzio, ma nei loro movimenti si coglie un evidente entusiasmo. Hanno già iniziato a scaldare i motori in vista della possibile loro stagione sportiva 2022. È un fermo obiettivo di tutti loro e dell’US Lizzana.
«Io ho allenato per molti anni la nostra prima squadra – ci racconta il DS della società Mirco Farinati – ma devo dire che l’applicazione e la passione che mostrano questi ragazzi mi colpisce in ogni occasione che ho di vederli.»
Lo Special Team è una ammirevole sfida e un grande impegno per la società del sobborgo roveretano. Servono certamente risorse in più, ma i dirigenti non demordono e sono molto determinati. Hanno già trovato degli amici – sostenitori nei Soci del Lions Club Rovereto San Marco, che si sono già attivati in prima persona per sostenere i ragazzi, che si sono fortemente appassionati al calcio e che qui a Lizzana hanno trovato un affetto e una generosità molto rari.
Paolo Farinati - [email protected]