Cartoline di Bruno Lucchi: Picasso e la Costa Azzurra

Era più di due anni che non tornavo in Costa Azzurra, molte le cose in sospeso dal Look down, lavoro, contatti, amici

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Viaggiare è una malattia, unica terapia efficace, viaggiare. Era più di due anni che non tornavo in Costa Azzurra, molte le cose in sospeso dal Look down, lavoro, contatti, amici.
Una breve vacanza e un po’ di lavoro, così siamo partiti. Guidando per i seicento chilometri che ci separano dalla meta, i pensieri si mescolano ai ricordi e i ricordi avvicinano le distanze, molte le cittadine che in questa splendida regione mi hanno ospitato assieme alle mie opere: Cannes, Nizza, Antibes, Saint Tropez, Roquefort-les-Pins, Bargemon, Loorgues, Mougins, Roquebrune Sur Argens, Vaux, Vallauris.
 
Ogni mostra e località, incontri, storie che mi hanno formato e fatto diventare quello che sono, anch’io sono affascinato da questa terra che nel tempo ha affascinato molti artisti, poeti, scrittori, che hanno fatto la storia dell’arte.
Il mare, il sole, la bellezza, la gioia di vivere, il clima, ma sopra tutto la luce di questi luoghi, sono stati fonte di ispirazione di innumerevoli artisti a partire dagli impressionisti.

Pablo Ruiz y Picasso, Fernand Léger, Paul Signac, Jean Cocteau, Henri Matisse, Georges Braque, Alexander Calder, César Baldaccini, Marc Chagall, Alberto Magnelli, Jean-Michel Folon, questi i più noti fra pittori e scultori che hanno scelto questa regione come residenza e luogo di lavoro dagli inizi del novecento.
Ancora oggi, moltissimi artisti la scelgono come luogo di ispirazione in cui lavorare e vivere, credo non esistano altre regioni con una concentrazione di musei, gallerie, fondazioni e residenze per artisti così numerose.
 
Nel 1993 ho fatto la mia prima mostra alla fondazione Sicard-Iperti a Vallauris, invitato da Odette e Andre, troppi i ricordi e l’amicizia che ancora oggi fa della loro casa la mia casa, sono passati ventotto anni.
Molti i cambiamenti di questa città, dove si fabbricavano gran parte delle ceramiche d’uso per la Francia e scelta da Picasso proprio per realizzare innumerevoli opere con questo materiale considerato da tutti povero e che oggi valgono molte migliaia di euro.
 
Il maestro da Parigi raggiunge Antibes nel 1945 per fare il suo studio in quello che fu l’antica dimora della famiglia reale di Monaco.
Lo Château Grimaldi diventato ora il Musée Picasso, in cui è possibile vedere dipinti e disegni, alcuni realizzati proprio ad Antibes ed influenzati, quindi, dall’atmosfera unica di questo luogo.
Si trova a pochi chilometri Vallauris, dove da duemila anni si lavora l’argilla e dove Picasso incontra i ceramisti Suzanne e Georges Ramié dell’atelier Madoura, con cui realizzò vasi, piatti e oggetti che sono passati alla storia e conquistato il mondo, alcune di queste opere sono ora visibili al Musée de la Céramique nel castello della città, dove si trova anche la cappella «La Guerre et la Paix», dipinta da Pablo nel 1951-52 il dipinto di più di 100 m2, le fasi della realizzazione dell’opera è documentata negli splendidi scatti dell’amico fotografo André Villers.

Bruno Lucchi

























 Bruno Lucchi 
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