Milite Ignoto: dono al Museo storico dei Bersaglieri di Porta Pia
La staffetta cremisi per la pace entra definitivamente nella storia. Il testimone simbolo di Mastro7 donato al Museo dei bersaglieri a Roma
Foto di Maurizio Bonanni.
La Staffetta Cremisi della Pace - Centenario del Milite Ignoto, voluta dalla sezione del Trentino Alto Adige dell’Associazione nazionale dei Bersaglieri, entra definitivamente nella storia.
Il presidente del C.O. Livio Guidolin ha infatti ufficialmente donato e consegnato al Museo Storico dei Bersaglieri (foto), sito a Porta Pia a Roma, l’artistico testimone-simbolo simbolo realizzato dall’artista trentino Mastro7.
La riproduzione della Campana dei Caduti di Rovereto ha percorso ad ottobre l’intero tragitto della Staffetta Cremisi per la Pace – da Innsbruck ad Aquileia, con passaggi a Bolzano, Trento, Rovereto e poi nei luoghi simbolo di Veneto e Friuli Venezia Giulia – ed ora verrà esposto a fianco dei Cimeli più significativo della storia del Corpo dei Bersaglieri.
A permettere tutto questo è stato il patrocinio del Ministero della Difesa, della Fondazione Campana dei Caduti, del Museo della Guerra di Rovereto, della Regione Trentino – Alto Adige/Sudtirol, dei Comuni di Bolzano, Trento e Rovereto e il supporto di Cassa Centrale Banca, di Itas e di Fiso (Federazione Italiana Sport Orientamento).
La cerimonia è stata organizzata a Roma alla vigilia della Cerimonia all’Altare della patria in occasione della ricorrenza dei cento anni di tumulazione della salma del Milite Ignoto ed ha idealmente riproposto lo spirito della Staffetta Cremisi per la Pace: Livio Guidolin ha consegnato il Testimone al gen. Ottavio Renzi (Presidente ANB) che lo ha passato al Ten. Generale Gerardo Restaino (vicecomandante del Comando militare della Capitale generale di Corpo d’Armata che ha giurisdizione sul Museo storico dei Bersaglieri) sino alla consegna al colonello Pietro Zoccolini (Direttore del Museo).
Assieme al Testimone sono state consegnate anche le lettere del sindaco di Rovereto Guglielmo Valduga, del reggente della Fondazione Campana dei Caduti ambasciatore Marco Marsilli e dell’artista trentino Settimo Tamanini (Mastro7).
Il simbolo testimone della Staffetta Cremisi per la Pace – Centenario del Milite Ignoto ha visto il coinvolgimento di tutte le Associazioni d’Arma e anche della Croce Nera Austriaca, rappresentata a Roma dal delegato in Trentino Matteo Valentinotti.
«Il Milite ignoto è un simbolo che riunisce militari e civili, non ha patria e ricorda delle sofferenze della Guerra come monito per la ricerca costante della Pace, con la quale nulla è perduto, – evidenzia Livio Guidolin. – Per questo i bersaglieri del Trentino Alto Adige hanno anche realizzato un agile volumetto rivolto alle scuole per evidenziare il valore della Pace.»
Non a caso la tappa in Trentino Alto Adige si è chiusa sul Colle di Miravalle a Rovereto tra le bandiere delle 102 nazioni che hanno aderito al messaggio di Pace della Fondazione Campana dei Caduti: toccante ed emozionante è stato assistere prima alle melodie della Tromba dell’Armistizio (cimelio custodito al Museo della Guerra di Rovereto e suonato dal maestro Ivano Ascari) e poi ai Cento rintocchi di Maria Dolens, la campana realizzata quasi cento anni fa utilizzando il bronzo dei cannoni delle nazioni in guerra sino a qualche anno prima.
La Staffetta Cremisi per la Pace ha avuto termine alla Basilica di Aquileia dopo undici giorni di passaggi nel Triveneto.
Cento anni fa proprio in questo luogo sacro vennero portate le undici salme di soldati provenienti da Rovereto e dalle zone delle Dolomiti, dagli Altipiani, dal Monte Grappa, dal Montello, dal Basso Piave, dal Cadore, da Gorizia, dal Basso Isonzo, da Monte San Michele e da Castagnevizza del Carso.
Tra di esse venne scelta da quella individuata come Milite Ignoto che raggiunse Roma, dove venne tumulata all’Altare della patria, a bordo di uno speciale Convoglio ferroviario (con carro Funebre, carro dei fiori e sedici tra carrozze e vagoni) scortato da alcuni reduci decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Militare e onorato da milioni di persone durante il suo lentissimo trasferimento verso la capitale.
E proprio lo storico lunghissimo convoglio ferroviario (inusitatamente lungo per quell’epoca) stato dal ferromodellista trentino Stefano Carrara, socio del Gruppo ferromodellistico Gff Pocher di Trento che quest’anno ha dedicato la propria tessera sociale proprio allo storico convoglio. Un piccolo gioiello che prossimamente sarà esposto al pubblico in uno speciale diorama.
Ma tra le curiosità storiche della Staffetta Cremisi per la Pace – Centenario del Milite Ignoto vi è anche la bicicletta originale dei bersaglieri, chiamata talianela o Carriola, insella alla quale Francesco Moser ha portato pedalando il testimone-simbolo sin sotto la Campana dei Caduto.
La bicicletta è custodita nel suo Museo personale assieme alle biciclette dei record dell’Ora e delle vittorie nei Campionati del Mondo.