Festival dell'Economia 2019: le parole dei protagonisti
Il presidente della Provincia: «Evento importante per il Trentino, con un’analisi a 360 gradi su temi di grande attualità»
«La quattordicesima edizione del Festival dell’Economia rappresenta per il Trentino un’occasione preziosa – ha detto il presidente della Provincia nel corso della presentazione del programma del Festival – per confrontarsi con le grandi trasformazioni che sono intervenute, a livello globale, negli ultimi anni.
«Il tema di quest’anno è molto attuale e verrà affrontato con una lettura a 360 gradi, con le sue implicazioni politiche ed economiche.
«Tutte le voci in campo esporranno la propria idea e cercheranno di spiegare quanto avvenuto, a cominciare dal fatto che molte delle previsioni avanzate dalla globalizzazione non si siano verificate e come questo abbia portato ad una sorta di distacco fra il popolo e le élite, con importanti ripercussioni politiche che hanno coinvolto sia l’Italia che l’Europa.»
«Sarà un Festival pluralista – ha detto l’editore Giuseppe Laterza – che come sempre parte dai fatti e dalle analisi e che, certamente, ha anche implicazioni politiche, ma che non vuole essere e non sarà mai un Festival della politica. Parleremo di politica, ma ne parleremo con i cittadini e per i cittadini.
«Il Festival deve moltissimo al fatto che il Trentino abbia sempre creduto e investito su questo appuntamento e la nuova amministrazione provinciale, e non era scontato, ha confermato questa fiducia.
«A Trento – ha aggiunto Laterza – durante il Festival si ritrova una comunità di scopo, che mette insieme persone ed esperienze molto diverse che si incontrano per una vera curiosità intellettuale e per una motivazione anche civile.»
«L’Università di Trento, che nel corso del Festival ricorderà la figura di Antonio Megalizzi e i temi a lui cari – ha detto il rettore, Paolo Collini – porterà come sempre la propria competenza e la sua capacità di essere un luogo di dibattito aperto, con migliaia di studenti che parteciperanno con curiosità.
«Il Festival – ha aggiunto – è un luogo poco gerarchico, dove i grandi esperti e l’ultimo dei partecipanti sono tutti uguali e tutti possono intervenire, questo è un bel messaggio per noi che facciamo della serietà del metodo un elemento fondamentale per produrre conoscenza.»
In questa intervista, Tito Boeri, direttore scientifico del Festival, analizza il tema della 14ª edizione: «Globalizzazione, nazionalismo e rappresentanza».