Il libro di mons. Bressan: «Buon Natale. Auguri da tutto il mondo»
«Gesù in Siberia nasce in un igloo, in Africa in una capanna piena di luce, sulle Ande sotto la protezione del condor con i lama al posto del bue e dell’asinello...»
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Presentato presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione il volume di monsignor Luigi Bressan intitolato «Buon Natale – Auguri da tutto il mondo».
L’iniziativa, organizzata dal Consiglio regionale, è stata aperta dall’auspicio del Vicepresidente Lorenzo Ossanna affinchè il libro di monsignor Bressan permetta a tutti di fermarsi, di prendere il tempo per recuperare il senso del vero messaggio cristiano.
Per tutti noi Il Natale rappresenta una occasione di festa, ma è soprattutto un momento di riflessione.
In questo edificio, dal grandissimo valore istituzionale per la nostra Regione, anche quest'anno ho fortemente voluto portare un segno inequivocabile di quella fede, di quella devozione che contraddistingue la cultura, l'identità della nostra terra.
L'anno scorso un grande presepe all'entrata e quest'anno questa presentazione molto particolare.
Quando parliamo di Natale pensiamo alla natività, e la nascita rimanda alle radici.
E le radici di mons. Bressan sono quelle che gli hanno consentito di pensare un’opera dal taglio universale come questa.
E senza questa visione globale del mondo non si può immaginare un’opera come quella che stiamo presentando oggi.
Un libro che porta con sé una grossa eredità: quella di stimolare in tutti i lettori la riflessione.
350 immagini da tutto il globo, non di una natività, ma della Natività, di quella Natività Universale con un comune denominatore che rimane il messaggio di pace e bontà mai come oggi così attuale e così moderno ad ogni latitudine ed in ogni condizione socio politica.
A seguire è intervenuto l’editore Luigi Reverdito e, in conclusione, l’illustre autore del volume.
Monsignor Luigi Bressan, prima di passare alla descrizione delle cartoline più significative contenute nel libro e provenienti da ogni angolo del pianeta, ha voluto soffermarsi sul valore del Natale che va oltre le differenze culturali dei vari popoli.
«Gesù in Siberia nasce in un igloo, in Africa in una capanna piena di luce, sulle Ande sotto la protezione del condor con i lama al posto del bue e dell’asinello – ha concluso l’Arcivescovo emerito di Trento – ma nonostante le differenze di stile l’augurio è sempre quello: Buon Natale, gioiamo per il Signore che si è fatto piccolo e fragile per dare a noi coraggio per affrontare le sfide dell’oggi.»
Moderatore dell’incontro è stato Diego Andreatta, Direttore di «Vita Trentina».