Cartoline di Bruno Lucchi: Mostra «La dimora degli Dèi»

L’Adigetto.it augura un felice 2024 con il contributo artistico di Graziella e Bruno

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«Formano un cerchio energetico dentro il quale ognuno di noi sente le vibrazioni del cuore, dell’anima, dei desideri più nascosti
 
Un anno incredibile!
Sentire il calore dei presenti, il 12 dicembre 2023 all'inaugurazione del «Molo51» in un giorno così importante per me e Graziella, ha fatto dimenticare la stanchezza accumulata data dal cercare di sistemare gli spazi al meglio per accogliere e onorare la numerosa partecipazione.
Il Molo51 doveva essere un magazzino pronto ad accogliere le sculture al rientro o in partenza per nuove esposizioni.
Doveva essere soprattutto un luogo di incontro e dialogo sui temi più ampi «del fare arte».
Lo avevamo pensato come una banchina dei porti dove le persone aspettano l'imbarco assieme a noi per salpare verso mete d’arte, alla ricerca della bellezza.
 
Siamo felici che siate in tanti a condividere con noi questa passione.
In questi giorni durante il trasloco, Graziella ed io abbiamo preso per mano praticamente cinquant’anni di storia del nostro viaggio insieme in questo complicato e affascinante mondo dell’arte.
Cinquant’anni fa, pieno di speranze, mi sono diplomato al magistero di Belle Arti di Urbino e subito dopo l'incontro con Graziella.
Sono stati anni intensi. Momenti di gioia pura ma anche di dubbi e frustrazioni che abbiamo affrontato con impegno e tantissimo lavoro.
Quest'anno incredibile sta per finire, dopo gli anni di pandemia e restrizioni finalmente si riparte: due nuovi cataloghi, molte collettive importanti, come l’invito alla biennale di scultura a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta e 10 mostre personali alcune in contemporanea di cui ben quattro a cielo aperto.
 
Soave VR con la mostra «Oltre le mura» Sculture per le vie del borgo più bello d'Italia.
Fino del Monte Bergamo «Il bacio» alla galleria d’arte «Franca Pezzoli Arte Contemporanea».
Desenzano del Garda Verona «Tra vigneti e Arte» mostra curata da Alma Interior.
Forte di Tenna Trento, voluta dal Lions Club Valsugana.
Ca’ de la Val, Segonzano Trento con «progetti, sculture, disegni e bozzetti».
MionDesig a Negrar, Verona.
 
«C’erano già» curata da Sergio Camin per il museo Arte Contemporanea di Cavalese Tn.
Nella mia città Levico Terme «Origini» curata da Fiorenzo De Gasperi e Roberta Gubitosi. Sculture per le vie del centro esposizione che si protrarrà fino al primo ottobre del prossimo anno.
Fino al 21 gennaio 2024 a Moriago Treviso «Tra terra e Cielo» curata da Lorena Gava.
Volute da Mons. Ludovico Maule per tutto l'avvento, le mie Antifone Maggiori. Sono sull’altare maggiore nel Duomo di Trento, come pietre miliari a segnare il percorso per l’ultima settimana prima di Natale.
La realizzazione di due importanti opere pubbliche. La prima per la nuova rotatoria nella mia città Levico Terme. La seconda una scultura commissionata dalla fondazione Ronald McDonald all’interno del Policlinico Sant’Orsola a Bologna.
 
Ora qui al Molo51 con opere mai esposte in Trentino.
L’amico e Critico d’Arte Fiorenzo Degasperi mi ha onorato intitolando la mostra all’interno del Molo51 «La Dimora degli Dèi».
La Dimora; la casa, un luogo in cui l’arte trova il suo rifugio. Trova lo spazio che magicamente accoglie «gli Dèi».
Le sculture trovano casa. Formano un cerchio energetico dentro il quale ognuno di noi sente le vibrazioni del cuore, dell’anima, dei desideri più nascosti. Così Lorenzo Degasperi a tal proposito scrive:
 
La dimora degli dèi  
Molo 51, luogo degli arrivi e delle partenze, spazio in cui le idee nascono, crescono e s’incontrano.
Lì la creatività si materializza grazie ai quattro elementi: la terra, il fuoco, l’aria e l’acqua.
Nascono così le figure che s’innalzano verso il cielo, lo sguardo fisso verso l’infinito e l’altrove, alla ricerca delle origini, di ciò che è sempre stato e sempre sarà.
Le sculture ricordano l’età aurea, quando gli uomini vivevano ancora senza lavoro, senza malattia e senza vecchiaia, ed evocano l’antichissimo regime conviviale nel quale uomini e dèi banchettavano insieme.
Poi l’uomo diventò mortale, gli dèi e i santi si allontanarono e all’arte spetta il ruolo di rendere visibile ciò che è diventato invisibile.
Il Molo 51 è il territorio in cui tutto questo è ancora possibile.
 
Infine Graziella e io vi auguriamo un anno nuovo ricco di pace e serenità e ci auguriamo che il «MOLO 51» sia davvero l’approdo sicuro da cui levare gli ormeggi e salpare verso le tante rotte nel mare dell’arte.



























 Bruno Lucchi 
Via Marconi, 87 - 38056 Levico Terme -  Trento - [email protected]
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