Cartoline di Bruno Lucchi: il ritocco delle cere in fonderia
Fra le molte fasi della lavorazione, questa è una delle più importanti. È un’operazione in cui l’artista deve assolutamente intervenire di persona
Fotografie di Graziella Falchi
Da millenni la fusione del bronzo a cera persa è utilizzata dall’uomo per creare opere destinate a rimanere inalterate nel tempo.
È dal 1993 che, con questa antichissima tecnica e l’aiuto delle maestranze della fonderia, creo opere di qualità anche dal punto di vista tecnico.
Fra le molte fasi di questa lavorazione una delle più importanti è il ritocco delle cere, operazione in cui l’artista deve assolutamente intervenire di persona.
Dopo che la cera calda versata dentro il calco in silicone, si raffredda e solidifica al contatto con la parete interna, si procede svuotando la cera in eccesso.
Finita la fusione avremo lo spessore finale dell’opera in metallo che corrisponderà allo spessore dell’opera in cera.
È a questo punto che l’artista interviene e ritocca la cera con utensili riscaldati, levando bave e piccole imperfezioni per riprendere il modellato originale.
Ciò nonostante, grazie ai diversi passaggi manuali di lavorazione su ogni singolo esemplare, ogni opera avrà la caratteristica di essere unica.
Infine, la patinatura; eseguita sempre assieme all’artista.
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