Tre artisti trentini profeti anche in patria – 2 Andrew Basso
Sandra Matuella intervista per l’Adigetto.it tre artisti di fama internazionale: Nicola Ulivieri, Andrew Basso e Agostino Carollo – Seconda parte
Nicola, Andrew e Agostino: questi magnifici tre trentini della scena mondiale raccontano a L’Adigetto.it le emozioni e i bilanci del loro ritorno in «patria» e, più in generale, i loro progetti.
Oggi parliamo di Andrew Basso.
ANDREW BASSO
Tra una data e l’altra di The Illusionist, il più grande spettacolo di magia del mondo che riunisce i migliori artisti di questo genere, Andrew Basso ha presentato la data numero uno del suo spettacolo di magia intitolato «Andrew Basso. Artista dell’impossibile: costruito come uno show vero e proprio in perfetto stile americano, con la regia e esilarante light design di Mariano de Tassis, la supervisone di Dennis Forti e la musica eseguita dal vivo dai Groovydo, strepitoso duo milanese dalla sonorità ipnotica e visionaria.
L’inizio dello spettacolo è davvero di forte impatto, con Andrew calato sul palco a testa in giù mentre si libera dalla camicia di forza; seguono momenti ad alta tensione, tra rapimenti, fughe da gabbie e allucinazioni sonore e illuminotecniche che hanno i respiro di uno spettacolo adrenalinico, stile Las Vegas, alternato a numeri di illusionismo e micromagia con il coinvolgimento diretto del pubblico di tutte le età: con Andrew stupore ed entusiasmo sono assicurati.
Circondato dall’affetto dei suoi innumerevoli fans, dopo lo spettacolo di replica, Andrew commenta così il suo ritorno in Trentino.
«La prima serata ero molto emozionato perché mi esibivo per la prima volta con uno spettacolo tutto mio, dovevo prendere confidenza con gli spazi teatrale: la seconda serata ero già più tranquillo e mi muovevo con più disinvoltura: il teatro si era trasformato nel mio salotto.»
Cosa prova quando si esibisce in casa rispetto alle date internazionali di The Illusionist?
«Con il pubblico c’è una connessione emotiva completamente diversa: esibirsi, ad esempio, davanti a 9000 persone durante l’ultimo show in Messico, è stato naturalmente molto bello e gratificante, ma mancava il fattore umano Qui in Trentino invece, gli spettatori conoscono la mia storia, sanno da dove vengo, da Borgo Valsugana vedono il pubblico è cresciuti insieme e adesso inizia a vedere i risultati di risultato di un ragazzo che ha creduto nei suoi sogni.»
In effetti la sua storia assomiglia a un favola a lieto fine.
«Sì e il messaggio che vorrei lanciare soprattutto ai più giovani è proprio questo: per quanto grandi siano, non si deve avere paura dei propri sogni e anche se vieni da una piccola realtà di provincia anziché da New York o Las Vegas, le grandi opportunità sono ovunque, l’importante è preparasi bene, avere autodisciplina e mantenere nel tempo la determinazione a voler andare fino in fondo.»
Si aspettava di ricevere dall’assessore alla cultura Franco Panizza la targa di riconoscimento all’eccellenza per aver dato prestigio al Trentino sui palcoscenici di tutto il mondo? (Vedi nostro articolo dedicato)
«Non sapevo niente, Dennis Forti mi aveva detto solo che ci sarebbe stato il saluto di un ospite, e quando a fine spettacolo l’assessore è salito sul palco, per me è stata una grande sorpresa: mi aveva già fatto complimenti in diverse occasioni, ma ricevere la targa così, sotto i riflettori, nel teatro più importante della città, insieme al mio pubblico, ho provato un’emozione fortissima. Franco Panizza ha incoronato in casa i miei successi all’estero.»
I prossimi impegni?
«A Trento ho sempre l’impegno con l’Accademia Prestige , la scuola di magia che ho fondato e che è sempre in continua evoluzione e che si arricchirà di nuovi maestri, anche internazionali.
«A fine dicembre riprendo la tournée di The Illusionist, in Australia, poi sarò finalista in Italia’s got talent, e a febbraio parteciperò al programma La grande magia, il nuovo talent show dedicato alla magia, condotto da Teo Mammucari, su Canale 5. Durante la prima puntata riceverò il premio nazionale di Saint-Vincent da Uri Geller, leggendario artista del mentalismo con cui ho avuto l’onore di studiare.»
Sandra Matuella
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