La Questura di Trento apripista del «Passaporto elettronico»
Dopo l'attivazione del «Passapronto» (unico in Italia), che permette di verificare l'emissione del proprio passaporto via Internet, ecco l'«Agenda online». Si potranno prenotare le richieste di passaporto eletronico

Ha preso il via in questi giorni il
servizio di prenotazione rivolto al cittadino «Agenda Online» per
la presentazione delle richieste di passaporto elettronico.
Niente più code agli sportelli quindi per i residenti nella
provincia di Trento, che potranno prenotare un appuntamento per
recarsi in Questura e nei Commissariati di Rovereto e Riva del
Garda e sbrigare l'incombenza del deposito delle impronte digitali
in pochi minuti.
La Questura di Trento dopo l'attivazione del «Passapronto» (unico
in Italia), che permette di verificare l'emissione del proprio
passaporto tramite questo
link , si conferma anche in questa occasione
all'avanguardia, essendo una delle quattro (con Milano, Verona e
Savona) a sperimentare questo servizio che verrà poi esteso alle
restanti provincie italiane.
Gli appuntamenti potranno essere fissati tramite i comuni di
residenza che hanno aderito al servizio.
Attualmente i comuni sono 157 ma è presumibile che anche le
restanti amministrazioni comunali decidano di aggiungersi alla
lista.
Nella tabella qui di seguito i Comuni attualmente abilitati alle
prenotazioni.
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Per i residenti e domiciliati nei comuni di Trento, Rovereto e Riva del Garda e per quelli dei comuni che non hanno ancora aderito o per chi preferisce il «fai da te», è possibile fissare personalmente un appuntamento accedendo alla rete internet alla pagina web tramite questo link.
Da questa pagina (con accesso sicuro) dovrà essere compilato un form di richiesta che permetterà, a prenotazione ottenuta, di stampare il modello da presentare agli sportelli della Questura o dei Commissariati.
«Se la risposta dei cittadini sarà positiva - auspica il dirigente della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Trento, Vice Questore Claudia Morelli, - potremo pianificare ulteriormente l'afflusso agli sportelli e aumentare il numero di posti disponibili.
«Abbiamo fortemente voluto essere tra le provincie apripista, anche in considerazione della particolare conformazione del Trentino, che a differenza di altre province magari più popolate, ha dei comuni molto distanti dal capoluogo.»