Val di Fassa, segnalato un caso di morbillo

Il virus del morbillo è estremamente contagioso e l’unica misura di prevenzione per evitare la malattia è la vaccinazione

È stato segnalato al Servizio di igiene del Dipartimento di prevenzione un caso di morbillo in un bambino non vaccinato residente in Valle di Fassa.
Il morbillo è estremamente contagioso, non esiste una immunità naturale o una resistenza innata verso il virus.
Per questo motivo l’unica misura di prevenzione è la vaccinazione, altamente raccomandata ai bambini ma anche agli adolescenti e ai giovani adulti che non sono mai stati vaccinati.
Il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, per contrastare la diffusione di nuovi casi di morbillo e per eliminare la malattia in provincia di Trento, invita tutti i genitori, che fino ad ora non hanno aderito alla vaccinazione, a far vaccinare i propri figli.
 
In seguito alla segnalazione del caso sono stati allertati i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale che operano nell’ambito Fiemme e Fassa del distretto Est dal momento che nelle prossime settimane ci potrebbero essere nuovi casi in bambini e adolescenti.
L’ultima importante epidemia di morbillo in Trentino è avvenuta nel 2010 con più di 500 ammalati tra bambini, adolescenti e giovani adulti.
Il morbillo è una malattia eliminabile dal nostro territorio qualora si raggiungano e si mantengano coperture vaccinali ottimali (maggiori del 95%).
 
In Trentino, negli ultimi 5 anni, l’adesione alla vaccinazione è migliorata e, ad oggi, la percentuale di bambini vaccinati per morbillo supera il 95%, ma si registrano variazioni significative nei diversi ambiti territoriali.
In particolare nelle valli Fassa e Fiemme l’adesione alle vaccinazioni è decisamente più bassa: per anni i tassi di adesione si sono mantenuti intorno all’88%, migliorando solo nell’ultimo anno (92%), probabilmente per una sottovalutazione della malattia, a torto considerata del tutto benigna, ma che, in una percentuale importante di casi, può dar luogo a complicanze talvolta gravi come polmoniti, otiti medie, piastinopenia e danni neurologici.
 
Quando l’adesione alla vaccinale non è ottimale, la malattia si manifesta con epidemie di dimensioni limitate e distanziate di parecchi anni l’una dall’altra che colpiscono persone non vaccinate in età adolescenziale o giovani adulti.
Il vaccino contro il morbillo è sicuro e i rischi derivanti da eventuali effetti collaterali sono di molto inferiori, per gravità e frequenza ai rischi che si corrono contraendo la malattia.
Le controindicazioni al vaccino sono rarissime e vengono sempre accertate dagli operatori sanitari prima della somministrazione.
Il vaccino viene somministrato negli ambulatori vaccinali dei distretti sanitari di residenza.
 
Le vaccinazioni dell’infanzia sono importanti e proteggono dalle malattie infettive: il Dipartimento di prevenzione ribadisce l’importanza di questo importante strumento di sanità pubblica e raccomanda alle famiglie il rispetto del calendario vaccinale e l’adesione alle vaccinazioni.