Uno scatenato Maurizio Crozza strega il pubblico dell’Auditorium
I mille volti della comicità al Festival: Costi e vizi della politica italiana nel mirino del comico ligure
E' un Maurizio
Crozza virtualmente arrabbiato quello visto venerdì sera
sul palco dell'Auditorium di Trento. Arrabbiato col sistema Italia,
coi costi della politica, con le banche e coi vizi del nostro
popolo.
Come accaduto con Marco Paolini e Antonio Albanese, anche per il
terzo e ultimo appuntamento con gli eventi serali dedicati allo
spettacolo del Festival dell'Economia l'Auditorium di Trento ha
fatto registrare un tutto esaurito che ha premiato la scelta degli
organizzatori. Con quella faccia un po'così, da genovese disilluso
ma ancora combattivo, Maurizio Crozza ha proposto uno show giocato
fra parole e musica accompagnato sul palco da Savino Cesario (voce
e chitarra), e Silvano Belfiore (tastiere).
Una vis comica la sua che non risparmia davvero nessuno,
che mena fendenti a destra e soprattutto a quella sinistra, per cui
batte il cuore di Crozza, ma che ha deluso le aspettative di molti.
Anche per questo, probabilmente, sceglie di aprire lo show con una
canzone che è ancora una stilettata come quella inflitta dal
ritornello «Che cos'è la destra, cos'è la sinistra» di Giorgio
Gaber. Destra e sinistra si appiattiscono sempre più in un
orizzonte incerto ma a restare immutati sono i costi esorbitanti
della politica italiana.
«I nostri parlamentari hanno un costo pazzesco ed esorbitante -
urla con divertito sdegno Crozza - e sono il doppio di quelli
americani. Non ci sono parole anche se pensiamo a tutti coloro che
lavorano al Quirinale».
La ricetta proposta da Crozza è quella di dare una sforbiciatina al
numero di politici: soluzione approvata dal pubblico
dell'Auditorium con un applausometro che premia alla pari il
prepensionamento di Mastella e di Gasparri. Impossibile, anche nel
terzo millennio, parlare di politica senza imbattersi in Giulio
Andreotti a cui il comico genovese dedica una delle battute più
belle dello show.
«Andreotti ha avuto un bel coraggio a far cadere il governo
Prodi sulla questione dei DICO. Proprio lui che è stato l'unico
politico italiano a subire un processo per aver baciato un
uomo!».
Vecchia politica e partiti che nascono già vecchi «Martin Luther
King quando aveva 34 anni diceva "I have a dream", mentre noi
possiamo solo immaginare che Lamberto Dini, quando nascerà il
Partito Semocratico, pronuncerà parole come "I have a
prostata".»
Nel tritatutto di uno scatenatissimo Crozza finiscono i ricordi
della sua infanzia, i tempi della leggendaria Fiat 500, il boom
economico della Cina.
«Non ci sono segreti per il loro successo sono un miliardo e passa
di comunisti e fra loro nemmeno un margheritino! e il sistema
bancario: Se andate in rosso di cento euro vi fanno un mazzo così
ma se andate a dire che avete sette miliardi di debiti i banchieri
hanno un orgasmo e vi imprestano i soldi».
Nella parte finale dello show Maurizio Crozza si cala nei panni
dello scienziato Antonino Zichichi portando il pubblico del
Festival nei labirinti della fisica prima di tornare cantante sulle
note di un supercalssico «Bamboleo» dei Gipsy Kings, che si
trasforma in «Zapatero Zapatera».
Per Crozza, applauditissimo dalla platea, davvero una serata
trionfale.
(fds)