Presentazione dell’Annunciazione di Gino Pancheri

La nuova opera per il Museo Diocesano Tridentino verrà presentata mercoledì 23 marzo alle ore 17.00

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La collezione d’arte contemporanea del Museo Diocesano Tridentino si amplia grazie ad un’importante donazione: a partire da mercoledì 23 marzo verrà esposto nelle sale della pinacoteca il dipinto l’Annunciazione dell’artista trentino Gino Pancheri (Trento, 1905-1943).
L’opera, donata con generosità e lungimiranza dal dott. Giuliano Salvadei, permetterà al Museo di documentare più estesamente e con maggiore ricchezza la pittura locale del Novecento, di cui Gino Pancheri fu uno dei protagonisti.
La nuova acquisizione sarà presentata al pubblico mercoledì 23 marzo alle 17.00 dal direttore del Museo Diocesano Tridentino, prof. Michele Andreaus e da mons. Luigi Bressan, arcivescovo emerito, che a seguire terrà una conferenza sul tema dell’Annunciazione.
L’ingresso all’evento è libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per accedere al Museo Diocesano Tridentino è richiesta la presentazione del green pass.
 
  Gino Pancheri (Trento, 1905-1943) 
Gino Pancheri nasce a Trento il 23 agosto 1905 da Macedonio e Teresa Gentili.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale ripara, sfollato, a Kricov in Boemia.
Nel 1918 torna a Trento e trova lavoro come garzone nella bottega di un artigiano.
Seguendo la propria predisposizione per la pittura, nel 1925 abbandona la bottega e si trasferisce a Milano per frequentare l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove conosce Edorardo Persico, Renato Birolli, Dino Garrone, Giacomo Manzù, Aligi Sassu e altri. Nel 1928 espone al Salone degli Arcimboldi a Milano con il Gruppo d'Avanguardia, dove vince il premio per i giovani.
Ritornato a Trento stringe amicizia con Tullio Garbari e fonda il Gruppo Trentino d'Avanguardia.
Seguono anni di prestigiosi incarichi pubblici - la decorazione dell'atrio del Palazzo delle Poste (1933), delle Scuole Raffaello Sanzio (1937) della Galleria dei Legionari di Trento (1938) – e di partecipazioni a mostre collettive e personali. Nel 1942 è tra gli artisti della XXIII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia.
Muore a Trento il 22 dicembre 1943, ucciso in un bombardamento.