«Navigare nell'Incertezza» – Di Nadia Clementi

Dal Festival dell’Economia, una conversazione sulla Leadership con il Capitano Gianfranco Bacchi e il prof. Alessandro Garofalo

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Alla diciannovesima edizione del Festival dell’Economia 2024, uno dei tanti argomenti trattati è stato «Navigare nell'incertezza» e come ampliare le opzioni disponibili per la riconfigurazione dei sistemi complessi.
Protagonista dell’evento il Capitano di Vascello Gianfranco Bacchi, il 122° Comandante della nave Amerigo Vespucci, noto anche per il suo ruolo come Capo Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale presso lo Stato Maggiore della Marina e Presidente YCC Cala dei Sardi di Olbia.
 
Il Capitano Bacchi nel suo intervento ha fornito alcune preziose riflessioni su come affrontare situazioni impreviste, enfatizzando che la vera forza risiede nella capacità di gestire l'inaspettato.
Bacchi, autore di due libri sulla leadership, ha descritto il privilegio e la responsabilità di guidare un team verso il raggiungimento degli obiettivi organizzativi, sottolineando le sfide tecniche e umane nel mantenere la coerenza del gruppo e soddisfare i bisogni individuali.
 
Nel talk, condotto dal prof. Alessandro Garofalo, sono stati trattati temi fondamentali come: conoscenza, coraggio, autorevolezza, partecipazione, pregiudizio e originalità.
Garofalo, esperto in innovazione e Adjunct Professor alla Luiss Business School, ha preparato l'incontro leggendo gli otto capitoli del libro di Bacchi e Rampin.
Ha riflettuto inoltre sulle sue esperienze con figure influenti come R. Giuliani, R. Branson e B. Clinton notando la ricorrenza del concetto di leadership nelle loro discussioni.
 
La leadership, secondo Garofalo, si manifesta in tre aree principali: appartenenza, integrazione e risultati. Bacchi ha dimostrato come la leadership richieda un equilibrio tra il soddisfare i bisogni del gruppo e degli individui, una missione che appare quasi impossibile ma che lui ha affrontato con successo. Bacchi ha unito la raccolta dati alla creatività e al senso delle situazioni vissute sul Vespucci, dimostrando un equilibrio tra ragione e sentimento.
 
Bacchi incarna le 10 competenze chiave identificate dal World Economic Forum, come la soluzione dei problemi complessi, il pensiero critico, la creatività e l'intelligenza emotiva.
La sua esperienza e riflessioni offrono una prospettiva unica sulla leadership e sulla gestione dell'incertezza.
Il libro di Bacchi e Rampin mescola episodi di vita reale in mare con profonde considerazioni psicologiche e innovative, dimostrando che curiosità e capacità di ascolto sono fondamentali per l'innovazione.

Per approfondire l’argomento ci siamo rivolti direttamente al Prof. Alessandro Garofalo.


 
Professore, come ha preparato l'intervista con il Capitano Bacchi e quali aspetti dei suoi libri ha trovato più rilevanti per il tema del Festival?
≪Ho letto due volte i due libri e sottolineato i punti che mi hanno più colpito. Poi ho realizzato una mappa mentale dettagliando i concetti in tanti rami: è come aver realizzato un esploso dell’indice e in pratica avevo già una prima traccia delle domande da fargli.
«La mappa era in pratica una carta navale, un valido aiuto per solcare i mari.
«L’aspetto rilevante dei libri è la ricchezza di episodi raccontati e vissuti.≫
 
Quali sono le sfide più comuni che i leader affrontano nella gestione dell'incertezza e come possono superarle?
≪Viviamo in un periodo non solo di incertezza ma anche di volatilità, alta complessità e ambiguità.
«In situazioni direi caotiche che ci circondano, l’unica strada per affrontare l’imprevisto è solo agire in modo intuitivo e tempestivo. Il comandante Bacchi lo sa fare benissimo. ≫
 
In che modo la creatività e l'innovazione giocano un ruolo nella leadership efficace secondo la sua esperienza?
≪Creatività (avere idee originali) e innovazione (portare risoluzioni a problemi non risolti) funzionano se hanno un approccio emergente dal basso, cioè coinvolgono tutti i collaboratori.
«Così facendo si innova aumentando il senso di appartenenza.≫
 
Può condividere un esempio pratico di come la leadership può trasformare un gruppo di lavoro in una squadra coesa e produttiva?
≪Una buona leadership deve indicare obbiettivi chiari, saper motivare le persone, mantenere elevati riferimenti del fare le cose, fare e ricevere continui feed back, tenere sempre davanti agli occhi la prospettiva del futuro. Il tutto bilanciando le esigenze individuali con quelle del gruppo senza compromettere la coerenza e l'efficacia del team.≫
 
Quali competenze crede che saranno più importanti per i leader del futuro, alla luce delle trasformazioni tecnologiche e sociali?
≪Sicuramene avere un pensiero critico e quindi, come dice il prof. Alberto De Toni, saper anche disobbedire: “una innovazione è una disobbedienza andata a buon fine.
«Inoltre mantenere sempre un approccio umanocentrico, alla Leonardo da Vinci.≫
 
In che modo l'intelligenza emotiva contribuisce alla capacità di un leader di navigare nell’incertezza?
≪L’intelligenza emotiva permette di riconoscere le proprie emozioni e saper leggere e intuire quelle di chi abbiamo intorno, solo gestendo queste situazioni si dà il meglio di sé, ascolto me stesso e gli altri. Si passa così dal gestire parole e numeri a uomini e situazioni, che è ben diverso. ≫
 
Come possono i principi di leadership marinaresca essere applicati efficacemente nel contesto aziendale moderno?
≪Sentimento e ragione possono benissimo andare di pari passo, non è facile.
«Le regole militari sono vincoli allo stesso modo delle regole che avvolgono la nostra società.
«La risposta più pertinente la ha data il maestro Muti pochi giorni fa all’Arena di Verona: L’orchestra è sinonimo di società, ci sono i violini, i violoncelli, le viole, i contrabbassi, i tromboni.
«Ognuno di loro spesso ha parti completamente diverse ma devono concorrere tutti, pur avendo frasi diverse, ad un unico bene, che è quello dell’armonia di tutti.
«Non c’è il prevaricatore, infatti, molte volte io continuo a dire anche ai miei musicisti che c’è un impedimento alla musica, ed è il direttore d’orchestra.
Il Comandante Bacchi è stato il direttore d’orchestra del Vespucci.≫

Nadia Clementi - [email protected]

Alessandro Garofalo - [email protected]
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