Centocinquanta anni di storia e passione: la distilleria Boroni
Dalle piante dei pascoli alpini, tre prodotti da scoprire. - Giunta alla quarta generazione, la famiglia dei titolari guarda al futuro
Il Trentino è la terra della grappa,
ma non solo. A Borzago di Spiazzo, nel cuore della Val Rendena, la
Distilleria Boroni dal
1849 produce con metodo artigianale tre
distillati unici spesso confusi con la grappa.
Il vicesegretario della Camera di Commercio di Trento,
Mauro Leveghi, nel presentare questo pomeriggio
l'ultima delle «Storie di uomini e di
prodotti», ha detto subito che «bevendo questa
Genziana si ha la sensazione di essere seduti in mezzo ad un prato
d'alta montagna».
«Non abbiamo coltivazioni e non usiamo strumenti tecnologici nel
processo di produzione.» dice il settantottenne Giulio
Boroni a commento di un filmato che lo ritrae
nell'estrazione delle radici di genziana. «Si deve andare lì -
continua - in montagna a 2.000 metri con il piccone ed estrarre le
radici. Cinquant'anni fa non potevamo tornare a casa in giornata,
perché non avevamo le automobili. I giri di raccolta duravano una
settimana e si dormiva nei boschi.»
«Una passione che è uno stile di vita; un atteggiamento di amore e
rispetto per il territorio e le sue tradizioni: questa è la nostra
attività».
Ancora Boroni. «La distilleria non dà guadagni enormi. In passato
ancor meno e questo ha portato all'interruzione dell'attività (poi
ripresa), ma la distilleria di Borzago è la mia vita e sono felice
di aver trasmesso questa passione ai miei figli.»
Leggendo pochi fogli di un discorso che «altrimenti la memoria
ballerina non avrebbe tenuto a mente», Boroni spiega che «la
corretta raccolta della genziana permette la sua riproduzione.»
Una persona in sala chiede all'artigiano «Qual è la resa di un
quintale di radici?»
«È come se mi avesse chiesto a quanto ammonta il mio conto in
banca» ha risposto.
Si è passati poi alla degustazione: prima la Genziana poi il
Ginepro ed infine l'Imperatoria.
I prodotti artigianali della ditta Boroni hanno ricevuto il tributo
dei maggiori esperti e sommelier, ottenendo il riconoscimento di
un'arte tramandata ormai da quattro generazioni.
«Il Trentino e l'Italia conoscono i nostri prodotti attraverso il
passa-parola e questo è ciò che noi desideriamo: conquistare i
clienti uno ad uno; senza spot solo con la nostra qualità».