«Stella Polaris Ulloriarsuaq» di Yatri N. Niehaus

Mercoledì 12 dicembre, ore 18, allo Spazio Alpino SAT di Trento, il Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO al 66° Trento Film Festival

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Istituito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO e dalla SAT-Società degli Alpinisti Tridentini nel 2017, giunto quindi alla seconda edizione, il Premio viene assegnato durante il Trento Film Festival al miglior film che documenti la consapevolezza delle comunità rispetto agli eccezionali valori universali riconosciuti da UNESCO e la capacità di una conservazione attiva del territorio.
La giuria del Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO è composta da Claudio Bassetti (Presidente), Marcella Morandini, Annibale Salsa e Riccardo Decarli.
 
L’edizione 2018 del Trento Film Festival ha assegnato il riconoscimento al regista tedesco YATRI N. NIEHAUS, per questo straordinario lavoro documentaristico sull’area glaciale groenlandese, che la SAT propone alla cittadinanza mercoledì 12 dicembre alle 18.00 allo Spazio Alpino, in via Manci 57 a Trento.
Una fotografia spettacolare immerge lo spettatore nel mondo di ghiacci della Groenlandia, l’isola più grande del Pianeta.
Nell’anno Mille, ai tempi di Erik il Rosso, la «Terra verde» aveva un manto glaciale meno esteso dell’attuale, da qui il suo nome.
Appartenente alla Danimarca dall’inizio dell’Ottocento, oggi la Groenlandia gode di una certa autonomia che consente una forma di autogoverno.
 
Abitata dai Kalaalit (Kalaallit Nunaat il nome groenlandese di questa terra), negli ultimi anni la Groenlandia si è profondamente modificata con lo sviluppo del turismo e lo sfruttamento di risorse primarie del sottosuolo e l’incremento della pesca.
Una trasformazione veloce che rischia di cancellare la millenaria cultura della popolazione locale.
Non solo la storia degli uomini si è stratificata in questo affascinante territorio, ma anche la stessa storia della Terra, conservata nei ghiacci che ne riportano alla luce le varie ere.
Anche i ghiacci devono fare i conti con drammatici eventi, quali i cambiamenti climatici. Uomini e territorio sono alle prese con una sfida epocale, solo il rispetto e la conoscenza possono garantirne il futuro. Il film riesce a far emergere chiaramente tutti questi aspetti, senza rinunciare ad una struggente bellezza.