Un’abbuffata di pesce per la Confraternita Tónco de Pontesèl

Al Mas dela Fam di Ravina è stata servita ai confratelli una cena cominciata con delicatissime crudité e finita con una spaghettata allo scoglio che non finiva più


 
Il ristorante Mas dela Fam di Ravina ha organizzato un’altra serata a tema per il proprio circolo di buongustai «Confraternita Tonco de Pontesel», il cui Gran Maestro è lo chef Andrea Bassetti. Stavolta la serata era a base di pesce.
E, poiché siamo stati invitati e non siamo riusciti a dire di no, abbiamo deciso di pubblicare un servizio.
Il pesce era stato fornito dalla pescheria Enzo che si trova nella salita del Ponte dei Cavalleggeri a Trento.
Il vino è stato portato dall'azienda trentina Proposta Vini, nella persona di Andrea Deiana, che ha messo in tavola un vino bianco sardo, il Cala Silente (un vermentino di Sardegna del 2016 da 13,5 gradi) e un bianco siciliano, il Murgo Etna Bianco (il catarratto di Carricante, 12,5°). Alla fine, per la spaghettata, è stato portato anche un pinot nero della cantina Casata Monfort a temperatura tenuta leggermente leggermente più bassa.
 

 
L’antipasto era composto rigorosamente da crudité di pesce (foto sopra).
Nel piatto veniva servito uno splendido gamberone, un paio di ostriche, una tartara di tonno, spigola e salmone. Una splendida focaccia al limone ha esaltato la tartara, mentre il gamberone ha fatto un’ottima figura anche se avvicinato alle ostriche.
 

 
A seguire, è stato portata un’impepata di cozze e vongole.
In pratica un secondo antipasto, stavolta caldo, che ha visto i commensali spolverare i mitili fino all’ultima cozza.
Difficile sbagliare un’impepata di cozze. Qui vogliamo sottolineare solo come l’idea di far seguire le crudité francesi con l’impepata italiana è stata vincente. Se le crudité sono un piatto quasi gourmét, i mitili sono da abbuffata. Nell’insieme sono perfette.
 

 
In effetti, però, l’abbuffata vera e propria è venuta dopo, con gli spaghetti allo scoglio.
E questa è stato il vero pasto della serata. Tutti l’attendevano e lo chef non ha fatto mancare il bis a nessuno.
Come si vede dalla foto, il sugo era arricchito da gamberi e molluschi, mentre i mitili nobili sono stati versati a parte in modo da evitare che a qualcuno capitasse anche la spettanza di un altro… he he
Insomma, una cena a base di pesce è cominciata delicatamente alla francese, per finire in una sana mangiata all’italiana. Alla faccia dei cugini d’oltre Alpe.