Pino Loperfido, «Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis»

Una tragedia dimenticata che l’autore fa rivivere con questo libro che racconta quel 3 febbraio 1998 in maniera romanzata, e allo stesso tempo documentata

Titolo: Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis
Autore: Pino Loperfido
 
Editore: Edizioni del Faro 2022
Collana: Solenoide
 
Pagine: 172
Prezzo di copertina: € 14

 Contesto di cronaca  
Il 3 febbraio 1998, quando un aereo partito dalla base militare U.S.A. di Aviano trancia i cavi della funivia del Cermis, in Trentino.
Una cabina precipita nel vuoto causando la morte delle venti persone a bordo.
Siamo entrati dunque nel venticinquennale di quel tragico giorno. Una strage di fatto a tutt’oggi ancora impunita in quanto nessun responsabile è stato individuato.
Una storia incredibile che, tra le altre cose, affronta di petto le problematiche relative ai rapporti dei militari americani in Italia con la legge del nostro Paese.
Una tragedia dimenticata su cui cerchiamo di riporre l’attenzione grazie a questo libro che racconta i fatti di quel 3 febbraio in maniera romanzata, e allo stesso tempo documentata.
Per la prima volta, in versione integrale, il romanzo tratto dal pluripremiato spettacolo omonimo, oltre 200 recite in 20 anni che ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Bolzano teatro e il Premio Chianciano (in giuria Zavoli, Augias, Ravera).
 
 L’autore  
Pino Loperfido (Milano, 1968) è autore di teatro e di narrativa e giornalista.
Il suo ultimo libro è «La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri» (Curcu Genovese, 2020, Premio «De Cia Bellat» per la narrativa). È direttore della rivista TM – TrentinoMese. Gestisce il blog letterario Bandiera Bianca.
Ha ideato e diretto il Trentino Book Festival dal 2011 al 2019.
 
 Sinossi  
Francesco ha due grandi passioni: i film di Paul Newman e il mare. Ma vive in montagna e guida una funivia. La vita per lui è una continua lotta con l’insoddisfazione, combattuta in costante equilibrio tra piccole gioie ed enormi, inevitabili delusioni.
Un viaggio accidentato alla continua ricerca di se stesso che si interrompe bruscamente il 3 febbraio 1998, quando un aereo partito dalla base militare U.S.A. di Aviano trancia i cavi della funivia del Cermis, in Trentino.
Una cabina precipita nel vuoto causando la morte delle venti persone a bordo. Dall’altra cabina, solitario, Francesco assiste impotente e qualche tempo dopo decide di mettersi a scrivere.
 
È un racconto, il suo, ricco di coincidenze, premonizioni e ricordi che parte da un’infanzia segnata da un’altra tragedia e giunge ad una maturità segnata dalla piena consapevolezza del proprio stare al mondo.
A fare da spartiacque, lo scellerato volo di quel martedì di febbraio, emblema di un'ingiustificata prevaricazione militare, il «danno collaterale» di abusi di potere commessi quasi sempre a danno della gente comune.
Ma per Francesco quella tragedia non è solo un fatto politico, o la conseguenza della stupidità umana. Perché è convinto che accanto a questa realtà, tangibile, limitata e oscura ve ne sia un'altra inconosciuta, luminosa e infinita, legata a quella che Kant definì «metafisica della natura».
 
Ecco allora emergere nel romanzo i mondi invisibili, quelli che per il protagonista di questa storia vibrano misteriosi tutt’attorno, offrendo segni e dando corpo alle ombre, specie nella solitudine e nella semplicità d’animo tipiche delle genti di montagna.
Racconti tramandati di generazione in generazione che non offrono prove, ma sanno maledettamente di autentico.
Pino Loperfido propone un testo in cui, accanto a una ricostruzione quasi giornalistica dei fatti offre al lettore le avventure di un’anima curiosa.
 
Un uomo destinato a scoprire che l’unica attività o passione che non delude mai è proprio la ricerca delle ragioni per cui tutto sembra destinato, ogni volta, a deludere.
L'ingiustizia può anche piantare il suo vessillo nero, ma misteriose presenze vagano dall'eternità di fianco al viandante.
Delle volte basta solo sintonizzarsi con fiducia per riuscire a coglierne le frequenze.