Rapporto Bankitalia, Spinelli: «Dati utili per orientare le scelte»

Pil 2021 a più 6,9%, ma le nuove prospettive di crescita risentono dell'incertezza legata al conflitto in Ucraina

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Il Pil 2021 in Trentino è aumentato del 6,9% in termini reali rispetto all'anno precedente, sintomo dell'importante recupero delle attività economiche, anche se i risultati economici appaiono mediamente inferiori rispetto al periodo pre-pandemico.
Il dato è contenuto nel rapporto «L'economia delle Province autonome di Trento e di Bolzano», pubblicato dalla Banca d'Italia e presentato nel pomeriggio al PalaRotari di Mezzocorona, dove sono intervenuti – tra gli altri – l'assessore provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli, oltre al presidente dell'Agenzia del lavoro, Riccardo Salomone.
 
Nel ringraziare Bankitalia ed i particolare il capo della filiale di Trento, Maurizio Silvi per il lavoro svolto, l'assessore Spinelli – intervenuto in rappresentanza della Giunta – ha sottolineato «l’importanza della collaborazione che si è venuta a creare tra l’Istituto di statistica Ispat (che raccoglie i dati dei soggetti provinciali che operano sulle statistiche ufficiali), la Banca d’Italia e la Camera di commercio, che consente di costruire banche dati essenziali a supporto delle decisioni politiche locali».
L'importante aumento dei costi energetici, le difficoltà di approvvigionamento di alcune materie e l’elevato clima di incertezza connesso al conflitto in Ucraina hanno comportato una rilevante revisione al ribasso delle prospettive di crescita per l’anno in corso. Secondo quanto è stato riferito, le stime più recenti indicano che l’espansione del Pil risulterebbe leggermente superiore al 3%, un valore comunque più elevato rispetto alla media nazionale.
 
«In un contesto economico-sociale in repentino cambiamento – ha osservato Spinelli, – è fondamentale disporre di dati costantemente aggiornati in merito alla situazione economica, finanziaria e sociale del Trentino, attraverso la cui analisi è possibile definire interventi adeguati in favore delle imprese e dei cittadini.
«La collaborazione tra attori istituzionali consente infatti di disporre di dati articolati e tempestivi, e quindi di riorientare rapidamente le scelte in relazione all’evolversi dei bisogni.»
Secondo l'esponente dell'esecutivo «le analisi assumono una rilevanza specifica nell’attuale contesto caratterizzato da elevata incertezza e da elementi di criticità legati all’andamento ai prezzi dei materiali e dell’energia e alle tensioni geo-politiche.
«Non meno rilevante sarà la collaborazione per l’analisi degli impatti delle misure attivate attraverso le risorse del Pnrr e del Piano nazionale per gli investimenti, fondamentali per le strategie di sviluppo sostenibile del territorio.»