Quel pestifero «Ragnetto rosso» – Di Davide Brugna

È l'acaro che può creare maggiori danni alle piante. Ma attenzione, non ha nulla a che fare con i ragnetti che vediamo in casa: lasciateli vivere

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Anche oggi continuiamo con la scoperta di tutto ciò che può nuocere alle nostre piante, parleremo del ragnetto rosso.
A mio avviso è l'acaro che può creare maggiori danni alle colture, colpisce indifferentemente piante da frutto, gli ortaggi e alberi nel nostro giardino, come avviene sull'Oleandro e sul Tiglio.
Questo ragnetto ha una velocità di riprodursi impressionante, è velocissimo, in poche settimane si passa da qualche foglia a tutta la pianta infestata!
Una curiosità, se ogni tanto vedete in casa o nel vostro giardino un ragnetto rosso girovagare, non allarmatevi, non è il ragnetto rosso delle piante è il ragnetto rosso del travertino ed è assolutamente innocuo.
 

 
Il fitofago delle piante è piccolissimo e si fa fatica a vederlo ad occhio nudo, è circa mezzo millimetro e chi ha una vista da falco può intravederlo nella pagina inferiore delle foglie colpite.
Il corpo del ragnetto è rosso nello stadio adulto e color giallo negli stadi giovanili.
Adesso cerchiamo di capire come posso accorgermi della sua presenza...
Quando cominciamo a notare una depigmentazione della foglia con sempre più aree chiare o brune allora possiamo intuire che qualcosa sta andando storto.
Il ragnetto con il suo apparato boccale svuota le cellule fogliari ed inietta una saliva ricca di tossine, questo causa ciò che vediamo…
 

 
Quando l'infestazione è ben avviata, nella pagina inferiore della foglia si possono notare dei filamenti bianchi prodotti da questi aracnidi.
La presenza del ragnetto è decisamente dipendente dalle condizioni climatiche, questo si manifesta soprattutto nei periodi estivi, quando si hanno elevate temperature e l'aria è secca, nel periodo autunnale in quello primaverile è difficile avere nuove infestazioni.
Imparando da questo, possiamo capire quale sia il primo intervento preventivo, nei periodi più caldi cerchiamo di mantenere umide le nostre piante irrigando e bagnando tutta la chioma, soprattutto i germogli.
Come per gli afidi, anche per il ragnetto torna utile l'aglio; il decotto è un forte repellente, questo dovrà essere nebulizzato sulle foglie nelle ore serali.
In caso di forti infestazioni consiglio vivamente di togliere le foglie maggiormente colpite.


 
In Natura esistono molti insetti predatori degli acari, e negli ultimi anni stanno trovando sempre più spazio nella lotta biologica all'interno delle serre di produzione, un po' difficile sarebbe un approccio del genere per l'uso domestico.
Può capitare che non ci accorgiamo prontamente dell'infestazione e ci troviamo la pianta interamente colonizzata… che fare?
In questo caso consiglio l'utilizzo dei prodotti chimici, e qui bisogna stare molto attenti.
Il ragnetto è un acaro, non un insetto, quindi si avrà bisogno di un acaricida e non di un insetticida, poiché quest'ultimo non avrà assolutamente efficacia sul ragnetto, anzi, ucciderà gli insetti che si nutrono dell’acaro.

Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.
Buon lavoro, Brugna dott. Davide

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