Un salvagente a Matteo Salvini e alla sua naia obbligatoria

Nessuno gli ha detto che lo Stato ha venduto le caserme per un milione di soldati da quando ci bastano quelle per i soli 100.000 volontari

Una Pasqua piuttosto stramba per la politica quella che abbiamo passato, anzi che stiamo passando visto che il ponte è molto lungo, dal 19 aprile al 6 maggio.
Nel mondo sono accadute tragedie spaventose come gli attentati alle chiese e agli hotel nello Sri Lanka e come il terremoto nelle Filippine.
In Italia si sta scherzando sull’aumento dell’IVA, si dorme sul disastro dell’Alitalia, si litiga sui 13 miliardi necessari per salvare Roma. Già, l'Alitalia... Non è l'argomento di questo articolo, ma non ci può sfuggire che dopo quello che ha detto e fatto il Governo contro i Benetton, si è trovato il coraggio di chiedergli di far parte della cordata per salvare la compagnia di Stato. Chapeau!
Il premier Conte è in volo per Pechino, Matteo Salvini passa le vacanze a Pinzolo e Luigi Di Maio in Sardegna dove risiede la fidanzata.
 
In realtà, che cosa facciano i nostri leader in questo lungo ponte interessa poco. E' la leggerezza con cui affrontano i problemi del Paese che ci lascia inquieti.
Di Maio è tranquillo perché tanto ci penserà Tria… Domani il Consiglio dei Ministri affronterà il decreto per il rilancio dell’economia. Ma sappiamo per quale motivo non sono ancora stati riaperti i cantieri delle opere dello Stato? Per mancanza di soldi, ovviamente. Insomma, si firmano decreti che poi devono restare nel cassetto.
Salvini che si fa fotografare con la mitraglietta in pugno non fa impressione. Al massimo non si comporta come Uomo di Stato, ecco. Quello che stupisce è la didascalia scritta da uno dei suoi sul valore delle armi in prossimità delle elezioni.
Ma il capolavoro che lascia senza parole è l’ipotesi di reintrodurre il servizio militare obbligatorio in Italia.
Dobbiamo precisare che trova il sostegno dell’Associazione nazionale degli Alpini, preoccupata che alla lunga ci siano solo i veci alpin, per il tempo che gli rimane da vivere.
 
Ma - l'ANA ci perdoni - la questione nelle parole di un ministro è di una gravità abissale. Anzitutto perché l’idea di far servire il Paese da militari reclutati per legge e non pagati è ormai superata da tempo. Lo sfruttamento della naia è un concetto morto e che deve restare sepolto. Non confondiamo il volontariato con la naia, per favore.
Sembra politica da bar, o quantomeno da vacanza, se non fosse che Salvini è Ministro dell’Interno e vice premier del governo Conte.
Come può non aver notato che lo Stato ha venduto le caserme che contenevano un milione di uomini per conservare solo quelle necessarie ai 100.000 volontari?
No, a Salvini ha dovuto dirlo la ministro della Difesa che non si può tornare in dietro.
Dovremmo spendere decine di miliardi di euro per ricostruire strutture inutili e superate di concetto? Ma certo, tanto, basta dirlo a Tria...
Insomma stavolta ci vogliono molti salvagenti per non annegare in questo mare di… cavolate.

GdM