Domenica 4 dicembre si vota per il referendum costituzionale
Trattandosi di referendum confermativo, sarà valido qualsiasi sia il numero dei votanti
Domenica 4 dicembre si volta per il referendum per il cambio della costituzione così come proposto da Matteo Renzi.
Noi, come tradizione, non abbiamo preso posizione sul voto.
Inoltre, dopo i primi articoli che riportavano l’augusto parere di alcuni politici di posizione contrapposta, abbiamo smesso di parlarne. Questo perché, a forza di discuterne, molti esponenti politici hanno perso di vista caratteri originali della riforma.
Comunque la si voglia vedere, il referendum si è trasformato in una scelta di campo tra coloro che vogliono che il presidente Renzi continui a governare il Paese e coloro che invece vogliono mandarlo a casa.
Non è stato uno spettacolo edificante ascoltare le varie posizioni, proprio perché molti argomenti che sono stati affrontati c’entravano poco con la scelta da prendere domenica.
Vogliamo ricordare alcune cose.
La prima è che la stessa Costituzione prevede come la si possa cambiare. Come si sa, l’iter costituzionale impone la doppia approvazione delle due camere del parlamento.
La legge che modifica la Costituzione deve – non prima di sei mesi dopo la prima approvazione e comunque all’interno della medesima Legislatura – tornare in Parlamento e rifare la stessa trafila passando sia dalla Camera che dal Senato. Se nella seconda approvazione subisce anche una sola variazione, deve ripetere l’iter sei mesi dopo.
La seconda cosa da ricordare è che nei casi in cui la legge costituzionale viene approvata senza la maggioranza assoluta delle Camere – come in questo caso, – essa va sottoposta a referendum popolare per la conferma o la bocciatura della legge.
In altre parole, il referendum non è stato una gentile concessione di Renzi, né una rivalsa delle opposizioni, ma un dettato di legge.
In passato è accaduto che alcune leggi costituzionali siano passate e altre no. Fa parte del gioco della democrazia, così come l’hanno voluta i Padri fondatori della Repubblica.
Trattandosi di un referendum confermativo, il risultato sarà valido qualunque sia il numero dei partecipanti al voto.
Poiché non sarà quindi necessario che venga raggiunto un quorum, secondo noi saranno molti coloro che andranno a votare.
Il cambiamento «proposto» da Renzi non è da poco, per questo il referendum di domenica sarà comunque di portata storica, non politico ma istituzionale.
Ecco i numeri che riguardano la provincia di Trento
NUMERO SEZIONI ELETTORALI PROVINCIA TRENTO: 528
SEGGI SPECIALI (Ospedali, Case di Riposo e Carceri): 21
SEGGI VOLANTI (Ospedali e Case di Riposo): 31
ELETTORI AMMESSI AL VOTO A DOMICILIO: 3
NUMERO ELETTORI PROVINCIA TRENTO
Maschi |
Femmine |
TOTALE |
198.009 |
208.403 |
406.412 |
di cui cittadini AIRE votanti in Italia |
di cui cittadini AIRE votanti in Italia | di cui cittadini AIRE votanti in Italia |
30 | 31 | 61 |
NUMERO ELETTORI CAPOLUOGO (TRENTO)
Maschi |
Femmine |
TOTALE |
41.271 |
46.061 |
87.332 |
di cui cittadini AIRE votanti in Italia | di cui cittadini AIRE votanti in Italia | di cui cittadini AIRE votanti in Italia |
10 | 6 | 16 |