Il libro della Settimana – Di Antonio Furlan
Titolo: Il respiro del deserto Autore: Buticchi Marco Editore: Longanesi 2009 (collana La Gaja scienza) Pagine: 618 - Rilegato
IL CONTENUTO
Mongolia, 1227. Qutula, scrivano di Gengis Khan, solo per caso
riesce a scampare alla morte... E ora deve fuggire. Solo cambiando
vita potrà nascondersi, pur rimanendo sotto gli occhi di tutti.
Perché la bellissima Arqai - questo diventa il suo nome - è a
conoscenza di un segreto: sa dove si trova la tomba
dell'imperatore. E il suo favoloso tesoro. Aprile 1919, sul
piroscafo Zeppelin.
L'incontro ha il sapore della storia, ma i due ancora non lo sanno.
Doublé Skinner ha solcato ogni mare sospinto dai venti oceanici,
prima di combattere la Grande guerra al solo scopo di saldare il
conto con i demoni che gli hanno divorato l'esistenza. Rimpatriando
a bordo del piroscafo Zeppelin, incontra Harry Truman, futuro
presidente degli Stati Uniti d'America.
Tra i due nasce un'amicizia profonda, tanto che Skinner affida
proprio a Truman non solo l'appassionante storia della sua vita, ma
anche la custodia di un potente segreto, causa di morte e
corruzione. Un segreto che risale a molti secoli prima, in
Mongolia... Italia, 2008.
Oswald Breil se ne innamora subito, non appena lo vede in disarmo
nel porto della Spezia. Lo yacht Williamsburg un tempo era definito
"Casa Bianca galleggiante", perché dimora prediletta del
trentatreesimo presidente americano: Harry Truman.Breil l'acquista,
procurandosi così l'ostilità di un avversario spietato, pronto a
tutto pur di impossessarsi del segreto che, forse, è nascosto fra
le paratie della nave.
IL COMMENTO
Quest'ultima fatica di Buticchi è meritevole del massimo dei voti
perché ritengo siano presenti tutti gli elementi che gli
appassionati del genere cercano in un racconto.
L'autore ha il pregio di mettere insieme trame complesse e ricche
di colpi di scena, indubbiamente arricchite da un notevole
approfondimento storico e tecnico che, ogni momento, accompagna la
narrazione.
L'unico neo che vi ho trovato è stato il troppo repentino salto da
una storia all'altra.
Comunque sia, è buono e ne consiglio certamente la lettura.