«Life is better after divorce» – Di Nadia Clementi

Parliamo di una start-up nata per supportare gli uomini (e le donne) a ricostruire la loro vita dopo il divorzio con un approccio positivo e proattivo

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Il 48% dei matrimoni finisce in divorzio (ISTAT 2022) e solo il 30% delle coppie rimane fedele per tutta la durata del matrimonio.
Nel restante 70% dei casi, almeno uno dei partner tradisce e, in alcuni casi, entrambi risultano infedeli. (fonte: estratto dati sull’Italia da ricerca Europea del sito Eurocupid)
Per farci raccontare la sua esperienza di rinascita post-divorzio, abbiamo incontrato Marco 55 anni, padre felicemente divorziato da cinque.
È una persona solare, piena di voglia di vivere e desiderosa di condividere la propria esperienza per aiutare gli altri.
 
Nel gennaio 2024 ha fondato la community «Life is Better After Divorce», un blog dedicato a tutti coloro che vogliono trasformare il dopo in meglio del prima.
Attraverso il suo progetto Marco intende cambiare la visione comune del divorzio come evento esclusivamente negativo, offrendo una nuova prospettiva che include anche il punto di vista maschile.
Marco afferma che, contrariamente agli stereotipi di genere, non esistono solo gli uomini che amano il calcio e la birra ma ci sono anche quelli che si occupano dei figli per scelta, e che non è corretto siano chiamati «mammi».
 
È bene precisare che il portale «Life is Better After Divorce» non è un sito di incontri per single come Meetic, Badoo, Tinder, ecc., ma offre contenuti, riflessioni, consigli e risorse per aiutare i lettori a ricostruire le loro vite dopo la separazione.
Composto per il 66% da uomini e per il 34% da donne, il sito coinvolge persone di età compresa tra i 40 e i 60 anni, fornendo articoli, guide e spunti su come migliorare la propria vita personale e sociale, oltre a consigli post-divorzio.
Il sito affronta anche le problematiche legali che spesso penalizzano i padri, promuovendo un approccio più equo e bilanciato.
 
Parlando con Marco, si percepisce subito che la sua iniziativa non è nata da rancore verso la ex-moglie, e questo si evince anche leggendo gli articoli che pubblica, tra cui:
•    Separazione: cosa fare nei primi 300 giorni. La tua guida per riscoprire te stesso/a'
•    Quando il divano è il nuovo letto: la crisi dei matrimoni senza sesso (sexless marriage)'
•    Papà Gen X all’avventura: guida semiseria per separati pronti a conquistare le vacanze (e a divertirsi con i propri figli!)
•    L'importanza del metabolismo oltre i 45 anni: una vita sana post-divorzio (e non solo)'
•    L'amore ai tempi dei tradimenti: un manuale ironico di sopravvivenza (con qualche dato statistico)'
•    Mascolinità 2.0: uomini non perfetti ma padri presenti e coinvolti contrariamente agli stereotipi di genere
•    Amore e diritto: il matrimonio ha ancora senso?’
•    (Ri)costruire se stessi dopo la separazione: Il MBTI come prima bussola per l’autoconoscenza
 
Marco ora ha una relazione felice da quasi due anni e vanta una precedente esperienza imprenditoriale con una startup che ha ottenuto riconoscimenti a livello europeo e nazionale.
Al momento Life is Better After Divorce è frutto del lavoro notturno e del weekend condivisi con i suoi collaboratori, che lo sviluppano come moonlighter, parallelamente ai loro impegni lavorativi diurni.
Nella seguente intervista, ci racconta come ha ritrovato il tempo per condividere la sua esperienza, per coltivare i suoi hobby e vivere una vita piena e soddisfacente.
 

 
Marco raccontaci cosa ti ha ispirato a creare Life is Better After Divorce?
«L'idea è nata poco dopo aver firmato le carte del divorzio. So che può sembrare presuntuoso, considerando che quella era stata la mia prima e unica esperienza di matrimonio e divorzio. Tuttavia, gli ultimi 10 anni di matrimonio erano stati un vero e proprio corso intensivo di yoga estremo, dove mi sono contorto in ogni posizione possibile per far funzionare la relazione.
«Io rinunciavo ai miei interessi, mentre lei inseguiva carriera e denaro come se fosse l'ultimo vestito firmato in saldo. Procedevamo su binari diversi, litigavamo spesso e, in sostanza, non funzionava. Quando finalmente ho detto addio al matrimonio, è stato come togliersi un paio di scarpe troppo strette dopo una maratona. Un sollievo tale che avevo voglia di urlarlo ai quattro venti!
«Ma poi mi sono detto che prima dovevo prendere le distanze e metabolizzare il tutto, volevo essere certo di non fare tutto questo per una sorta di rivalsa inconscia verso la mia ex. Così ho aspettato pazientemente 4 anni prima di lanciare il mio progetto.
«Ho lasciato che la mia esperienza maturasse come un buon vino, ottenendo la giusta prospettiva e, perché no, anche un pizzico di autoironia che allora non ero pronto ad avere. E voilà! Life Is Better After Divorce è nato, pronto a diffondere un po’ di ottimismo post-divorzio nel mondo.»
 
Come hai elaborato gli argomenti e le immagini pubblicati nel sito?
«Gli argomenti trattati nei miei articoli si basano sulla mia esperienza personale e sulle storie di amici e amiche che stanno affrontando o hanno affrontato il divorzio. Inoltre, cerco di approfondire ogni tema utilizzando dati provenienti da ricerche scientifiche, sondaggi sociologici e studi psicologici specifici.
«In questo modo i lettori possono approfondire i temi da fonti più autorevoli delle mie. In ogni articolo alla base c’è una buona attività di ricerca e di studio sui temi che mi interessano.
«Per quanto riguarda le immagini, ho voluto utilizzare i fumetti che sono un linguaggio comunicativo universale e comprensibile da tutti; non essendo grafico, le genero utilizzando l’intelligenza artificiale.»
 
Qual è stata la reazione del pubblico al lancio del portale?
«La reazione del pubblico al lancio del portale è stata molto positiva. Sia il sito web che le nostre pagine Instagram e Facebook stanno suscitando un buon interesse.
«Più che il numero totale di follower, quello che mi interessa davvero sono le interazioni significative che avvengono. Vedo un crescente coinvolgimento non solo tra me e gli utenti, ma anche tra loro stessi.
«Le conversazioni, i commenti e i messaggi privati dimostrano che stiamo creando una comunità di supporto attiva e partecipata, che è esattamente ciò che avevo sperato di realizzare con questo progetto.»
 
Puoi raccontarci qualche storia di successo di persone che hanno trovato supporto tramite «Life is Better After Divorce»?
«Assolutamente. Diverse persone hanno trovato conforto nel condividere con me o pubblicamente le loro esperienze. Ad esempio, una utente che chiamerò Paola sta attraversando un periodo estremamente difficile e sta pensando alla separazione.
«Pensava di essere in una situazione particolare e ha trovato conforto nel leggere una condizione che descrivevo, analoga alla sua. Mi scrive che ora sta un po’ meglio e, da qualche tempo, attraverso la nostra pagina Facebook, ha conosciuto un’altra ragazza della sua zona e hanno iniziato a fare sport insieme.
« È questo che spero possano ottenere i miei articoli: far stare bene, far conoscere persone e magari essere uno stimolo per il cambiamento.»
 
Come pensi che la tua piattaforma stia cambiando la percezione del divorzio nella società?
«Credo che sarebbe estremamente presuntuoso pensare che la nostra piattaforma sia in grado di cambiare la percezione del divorzio nella società: siamo operativi da troppo poco tempo e siamo ancora troppo piccoli per farlo.
«Tuttavia, penso che stiamo iniziando a stimolare una conversazione più aperta e onesta sul divorzio. Fornendo un portale dove gli uomini possono condividere le loro esperienze e trovare supporto, possiamo contribuire a ridurre lo stigma associato al divorzio e a promuovere l'idea che può essere un nuovo inizio positivo.»
 
Quali sono le principali risorse che il sito offre ai suoi utenti per aiutarli a ricostruire la loro vita?
Il nostro sito offre una vasta gamma di risorse. Abbiamo articoli e guide che coprono aspetti emotivi, psicologici, fisici e legali del divorzio.
«Usiamo anche l'ironia per alleggerire situazioni difficili e aiutare gli utenti a vedere le cose da una prospettiva diversa.
«In futuro, vorrei lavorare per creare accordi e promozioni, come viaggi di gruppo con tour operator specializzati, corsi di fotografia, ballo, yoga, ecc., per fornire nuove esperienze e opportunità di socializzazione.»
 

 
Hai in programma collaborazioni con professionisti come psicologi o avvocati per ampliare le risorse offerte dalla piattaforma?
«Certamente! Sto attivamente cercando di collaborare con psicologi, avvocati e altri professionisti per ampliare le risorse che offriamo.
«Crediamo che l'accesso a consulenze professionali possa fare una grande differenza per i nostri utenti, aiutandoli a gestire meglio sia gli aspetti emotivi che quelli legali del divorzio.»
 
Quali sono i feedback più comuni che ricevi dagli utenti del sito?
«I feedback più comuni che riceviamo riguardano il senso di sollievo e supporto che gli utenti trovano nella nostra community.
«Molti ci riferiscono che il nostro sito è diventato un punto di riferimento durante il loro percorso di divorzio.
«Apprezzano la disponibilità di risorse pratiche e il senso di comunità che sperimentano interagendo con altri utenti che stanno affrontando esperienze simili.»
 
In che modo la community di «Life is Better After Divorce» contribuisce a sostenere i suoi membri?
«La comunità gioca un ruolo fondamentale nel sostenere i suoi membri. Gli utenti possono condividere le proprie storie, chiedere consigli e offrire supporto reciproco.
«Questo scambio di esperienze e suggerimenti crea un ambiente di solidarietà in cui le persone si sentono meno sole e più comprese.»
 
Hai mai ricevuto critiche o commenti negativi sulla tua iniziativa? Se sì, come le hai gestite?
«Sì, ovviamente abbiamo ricevuto (e riceviamo) delle critiche, siamo sui social, del resto…! La maggior parte delle volte provenivano da persone che si erano fermate ai titoli degli articoli senza leggere completamente le nostre opinioni.
«Alcuni pensavano che banalizzassimo o ignorassimo la sofferenza legata al divorzio. Abbiamo affrontato queste critiche con un atteggiamento aperto, cercando di capire i punti di vista dei critici e spiegando meglio la nostra posizione.
«In generale, dopo le nostre precisazioni, le persone rimangono sorprese di quanto si trovino vicine al nostro pensiero.»
 
Qual è il consiglio più importante che daresti a qualcuno che sta attraversando un divorzio?
«Il consiglio più importante che posso dare è di non affrontare il divorzio da soli. Cercate supporto, sia da amici e familiari che da professionisti.
«Utilizzate le risorse disponibili, come quelle offerte dal nostro portale, per superare le diverse sfide. Ricordate che il divorzio può essere un’opportunità per riscoprirvi e costruire una vita più felice e appagante.»
 
Hai qualche aneddoto particolare su come la tua vita è cambiata dopo il divorzio che vorresti condividere?
«Dopo il divorzio, ho iniziato a guardarmi dentro per capire chi veramente fossi e a (ri)scoprire le mie passioni. Il coltivare questi nuovi interessi mi ha fatto conoscere nuove persone e con loro un nuovo me stesso.
«È stato un po’ come fare un upgrade del sistema operativo!»
 
Cosa speri che le persone portino via dal tuo sito dopo averlo visitato?
«Spero che le persone scoprano nel nostro sito un nuovo punto di vista, avendo avuto modo di riflettere e vedere le cose da un'altra prospettiva.
«Questo potrebbe aiutarle a sentirsi più forti e meno sole. Vorrei che trovassero ispirazione e risorse pratiche per affrontare il divorzio e costruire una nuova vita.
«Spero anche che si sentano parte di una comunità che li supporta e li comprende, e che possano vedere il divorzio come un'opportunità di crescita e rinascita.»

Nadia Clementi - [email protected]  

Sito web: Life is Better After Divorce
Instagram: L_i_b_a_d
Youtube LIBAD: https://youtu.be/4EMGypEuIt8