La lunga giornata della Destra trentina – Di Sandra Matuella

Dal gazebo di Forza Nuova all’aperitivo-bomba di Casa Pound

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Il nostro giornale non è schierato politicamente.
Nei limiti delle possibilità giornalistiche cerchiamo di mantenere il medesimo rapporto un po’ con tutte le forze politiche.
Certamente non siamo estremisti né di destra né di sinistra.
Ma poiché siamo per la libertà di pensiero e di stampa, da qualunque parte venga espressa, non accettiamo coloro che compiono azioni di forza per impedire ad altri di esprimere la propria opinione.
Il nostro principio è «Non condividiamo nulla di quello che dite, ma staremo al vostro fianco per consentirvi di farlo».
Per questo abbiamo condannato prima la bomba fatta esplodere all’ingresso di Casa Pound a Trento e sabato l’intolleranza nei confronti della stessa formazione politica.
Di seguito pubblichiamo il servizio di Sandra Matuella, la nostra collaboratrice che cura la rubrica «Musica e Spettacoli», che aveva partecipato per lavoro alla «Cena esplosiva» organizzata da Casa Pound per esorcizzare l'effetto bomba.

È stata la lunga giornata della Destra trentina, quella di sabato 10 marzo 2018, con ben due eventi promossi dai due movimenti politici più discussi, in parte temuti, ma anche in crescita, del momento: si tratta di Forza Nuova e Casa Pound.
In pieno centro storico, davanti alla chiesa di San Pietro, dalla tarda mattinata fino alle 17.30, c’è il gazebo di Forza Nuova: la via San Pietro è blindata, poiché le forze dell’ordine presidiano tutti gli accessi possibili, per evitare lo scontro diretto tra i militanti di Forza Nuova e i cosiddetti antagonisti, ossia i militanti dell’area anarchica e del Centro sociale bruno, che nel frattempo si sono posizionati nella vicina piazza Cesare Battisti con i loro striscioni, a urlare slogan antifascisti.
La tensione è forte, oltretutto la città si era risvegliata con la scritta rossa «Forza Nuova idiozia di sempre», proprio sulla facciata di pietra bianca della splendida chiesa di San Pietro. Altre scritte analoghe hanno imbrattato anche le vetrine di alcuni negozi del centro.
 

 
Al gazebo c’erano Stefano Veronesi, responsabile regionale di Forza Nuova, Enrico Benigni, responsabile di Lotta studentesca, il movimento giovanile del partito, che commentano così il gesto contro la chiesa: «Un atto di grande maleducazione e ignoranza, compiuto in spregio alle bellezze artistiche; più che contro di noi questo atto vandalico è contro la città, i suoi abitanti e i turisti che la visitano e che si non faranno certo una idea positiva».
All’ipotesi che la scritta sia stata realizzata sulla chiesa per via della posizione religiosa che caratterizza Forza Nuova, i responsabili osservano: «In effetti noi difendiamo la civiltà cristiana, in particolare quella cattolica e la famiglia tradizionale, anche se, a nostro avviso, questi ci sembrano più dei pretesti che usano per attaccare briga.
«E poi quello che non riusciamo a concepire di questi antagonisti, che poi non sono altro che i soliti anarchici e militanti del Centri sociale bruno, è che manifestino come oggi, senza una regolare autorizzazione.»
 
In definitiva però, grazie all’efficienza e alla sensibilità delle forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri e Polizia municipale, la giornata di Forza Nuova si è svolta in tranquillità e sicurezza, senza nessun scontro, con le persone che si sono recate alla Messa nella Chiesa di San Pietro, attese all’uscita, come di consueto, dai venditori di rose, e che non sembravano per nulla intimorite dalla presenza di Forza Nuova: «Abbiamo parlato del nostro programma, abbiamo fatto del volantinaggio e siamo soddisfatti per l’interesse e l’ascolto attento che abbiamo ricevuto da chi è venuto a conoscerci. Forza Nuova è presente in Trentino da 10 anni, però è negli ultimi due anni che sta registrando un aumento di militanti, grazie anche all’attività dei ragazzi di Lotta studentesca e all’Associazione Evita Peron».
 

 
Terminata la lunga giornata di Forza Nuova, alle 19 inizia la festa al Baluardo, la sede trentina di Casa Pound, per un «Aperitivo Bomba (le vostre bombe ce le mangiamo)» seguito da una «Cena esplosiva».
Questo appuntamento dai toni decisamente futuristi, movimento artistico che ispira buona parte dell’estetica di Casa Pound, in realtà non era altro che la risposta ironica e provocatoria all’attentato notturno subito dalla sede del movimento la scorsa settimana, con la bomba lanciata contro l’ingresso, e la scritta rossa sul muro «Unico voto utile antifascismo sempre.»
«Si trattava di un aperitivo e una cena di solidarietà per pagare i danni causati dalla bomba – spiega Filippo Castaldini, responsabile del Baluardo – e per incontrare i nostri elettori e sostenitori, e ringraziarli del sostegno che ci hanno dato anche in queste ore.»
 
Insieme a Castaldini e ad Andrea Bonazza, il consigliere comunale di Casa Pound Bolzano, almeno duecento persone sono accorse anche da fuori regione al Baluardo, per la festa a base di specialità calabresi al peperoncino piccante, e per contribuire economicamente alla ricostruzione.
«Questa bella solidarietà per noi è una grande vittoria, perché dimostra che CasaPound non si lascia intimorire e non cede alle minacce degli antifascisti. Noi ripartiamo da qui e già da domani ritorniamo a fare politica sul territorio.»
Castaldini commenta anche il risultato ottenuto dal suo partito delle recenti elezioni.
«3.142 trentini hanno votato CasaPound e il risultato è triplicato rispetto alle nazionali del 2013, mentre a livello nazionale siamo passati da 48 mila a 300 mila voti.
«Quello dato a CasaPound è un voto veramente rivoluzionario: ormai siamo una realtà politica con cui fare i conti, e oggi più che mai, visto che il paese si avvicina all’ennesima ingovernabilità e al grande inciucio.»
 
Finita la giornata - Sandra Matuella