Al Festival dell’Economia focus su Libia e Turchia
Il centro Cooperazione Internazionale propone nell'ambito del Festival due occasioni di approfondimento
Le molteplici sfide che la globalizzazione pone alle nostre società spingono verso significative trasformazioni che chiamano in causa in modo particolare la politica e le sue forme, sollecitando inevitabilmente le istituzioni e i modelli di governo esistenti e facendo emergere nuovi attori.
In questo contesto il Centro per la Cooperazione Internazionale (CCI) di Trento vuole offrire al dibattito proposto quest'anno dal Festival dell'Economia due approfondimenti specifici: i casi della Turchia e della Libia, due esempi importanti e diversi tra loro di come le sfide della globalizzazione investano gli stati nazionali e di come le conseguenze di tale processo possano essere profonde.
I due incontri si terranno il 31 maggio presso la sede del Centro, in Vicolo San Marco, 1 - Ex Convento degli Agostiniani: alle ore 16 («Chi ha paura della Libia») e alle ore 18 («Populismo in Turchia»).
Nel primo appuntamento verranno affrontate le complesse dinamiche che caratterizzano la situazione attuale in Libia e offerte chiavi di lettura per comprendere le sfide che, nel contesto della globalizzazione, mettono alla prova i sistemi politici, la democrazia, lo stato nazione.
Verrà messo in evidenza il ruolo che in questo quadro possono giocare le autorità locali, in particolare il macro-progetto europeo «Nicosia Initiative», cui il CCI contribuisce nel rafforzare autorità locali e società civile in Libia attraverso scambi con omologhe istituzioni europee e un percorso di formazione.
Sul caso della Turchia, che negli ultimi diciassette anni ha registrato grandi cambiamenti, si parlerà dell’iniziale fase riformista soppiantata da un assetto autoritario e della notevole crescita economica dei primi dieci anni, cui ha subentrato una profonda crisi economica.
Quali strategie economiche, politiche e discorsive sono state e sono messe in atto dal Partito della giustizia e dello sviluppo (AKP) del presidente turco Erdogan per ottenere e mantenere il potere per oltre 16 anni?
Che ruolo ha avuto l’Unione europea in questo processo?